Il futuro dell’Europa è l’energia all’idrogeno

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Al 2050 mancano “solo” 29 anni. Un periodo nel corso del quale la transizione ecologica dovrà fare necessariamente molti passi in avanti. Uno dei primi percorsi da seguire sarà legato al passaggio da un sistema energetico basato sul fossile a quello che ha il suo pilastro nelle rinnovabili. È in questo percorso che si innesta l’energia dell’idrogeno, un settore altamente tecnologico che conta su un giro d’affari di 820 miliardi di euro l’anno, capace di creare circa 5,4 milioni di nuovi posti di lavoro. Non è utopia, ma il futuro della filiera in Europa nel 2050, che potrebbe raggiungere un quarto della quota nei consumi energetici finali. Una rivoluzione che in meno di trent’anni potrebbe cambiare la società e l’economia del Vecchio Continente: se prodotto da fonti rinnovabili, attraverso il processo di elettrolisi dell’acqua, l’idrogeno è privo di emissioni sia carboniche sia inquinanti. Una soluzione chiave per favorire la decarbonizzazione del sistema energetico e raggiungere gli obiettivi climatici. Nel report di H2It, l’Associazione italiana idrogeno a celle a combustibile, tutto questo è fin troppo chiaro.

Oggi in Italia la quota totale di energia prodotta dall’idrogeno si aggira intorno all’1% utilizzato per l’industria chimica, siderurgica e della raffinazione. Si tratta però, ancora di idrogeno non pulito ma prodotto da combustibili fossili, la cui produzione rilascia tra i 70 e i 100 milioni di tonnellate di CO2 in tutta l’Unione europea. In questo contesto l’idrogeno è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 100% delle emissioni previsto entro il 2050, una sfida ancor più avvincente a causa del potenziale nuovo limite del 60% entro il 2030. H2It durante Ecomondo propone alcune priorità da seguire: definire il ruolo strategico a lungo termine dell’idrogeno, sviluppare un quadro legislativo e tecnico-normativo chiaro, garantire la certificazione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni, supportare la ricerca, l’innovazione e la formazione, sviluppare un’infrastruttura di rifornimento per la mobilità, incoraggiare la collaborazione strategica tra progetti di Hydrogen Valleys e sensibilizzare e informare l’opinione pubblica.

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