Il festival "Urbino e le città del libro" omaggia Tonino Guerra

Cultura

“Urbino e le città del libro”, torna il festival che nella sua VIII edizione, dal 27 al 29, omaggia Tonino Guerra. Titolo “Perché una goccia + una goccia fa una goccia + grande”, e l’intero programma trova la sua espressione nell’opera del poeta santarcangiolese. “Il tema di questa edizione del Festival si ispira a Tonino Guerra. Sua l’equazione, apparentemente fantasiosa 1+1=1, che compare più volte in film da lui sceneggiati. E sempre sua la “spiegazione” che, con l’immagine poetica della goccia, ci trasporta dal mondo del fantastico a quello del possibile.”

Il 28 alle ore 11 presso la sede della Fondazione Carlo e Marise Bo, Luca Cesari introduce l’opera e il pensiero del maestro e a seguire inaugurazione della mostra “Nella speranza di essere ancora un tuo amato scolaro” che espone il nucleo della corrispondenza giovanile di Tonino Guerra con Carlo Bo, a partire dal 1950, proseguendo per tappe scandite dalle prefazioni e recensioni di Bo ai libri di Guerra sino agli ultimi anni. Edizioni originali e testimonianze propongono una immagine nuova e inedita del legame di Guerra con l’Università degli Studi di Urbino, offrendo en raccourci il senso della durata di un’amicizia. Curata da Luca Cesari e Ursula Vogt, in collaborazione con Fondazione Bo, rimarrà allestita fino al 28 giugno.

Sotto il Portico Paolo Volponi, con la collaborazione del Liceo Artistico “Scuola del libro”, una libreria all’aperto propone libri illustrati e progetti librari realizzati da artisti e grafici che lavorano e si sono formati a Urbino. In particolare il ricco archivio di lavori ispirati al pensiero e alle opere di Tonino Guerra e Paolo Volponi. La mostra “Il polverone”, dal titolo di un libro di Guerra, a cura di Mara Cerri, presenta manifesti di carta e colla realizzati dagli studenti dell’Istituto Superiore di Industrie Artistiche (ISIA U), fino al 29 maggio.

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