Il curatore del Pineta di Milano Marittima: "Era in condizioni penose. Ora rinascerà"

"Il Pineta, per come l'ho trovato e ricevuto dopo il sequestro, era in condizioni penose, maltenuto e mal considerato, una realtà imprenditoriale quasi azzerata". A rompere il silenzio è il commercialista Claudio Colatorti, liquidatore giudiziario di Andromeda, azienda fallita nel marzo 2022 che aveva in mano la discoteca simbolo di Milano Marittima, e custode giudiziario del compendio aziendale dato in affitto ad Hdp22 e posto sotto sigilli poiché riconducibile alla stessa proprietà della prima. Sua l'idea di creare un bando urgente per riaprire il locale entro Pasqua, iniziativa che ha portato all'asta di martedì, vinta dallo stilista milanese Roberto Cavalli. 

Colatorti, raggiunto telefonicamente, traccia un quadro della situazione in cui versava lo storico club di viale Romagna al momento della chiusura imposta dal tribunale, a inizio marzo. "L'ho trovato in condizioni indicibili, ben oltre le mie peggiori aspettative: arredi rovinati, consumati da un uso senza alcuna manutenzione, mozziconi di sigarette ovunque, vetrate incrinate, una porta, quella del privé, sfondata, un'anta mancante in un altro accesso, sedili rotti e illuminazione difettosa, infine strumentazioni audio e consolle malfunzionanti". Segnali, continua, di "una gestione inqualificabile che dà l'idea di un assoluto disinteresse che fa stringere il cuore". 

Per questo si dice "molto soddisfatto" dell'esito dell'asta, che martedì ha visto giungere nello studio dell'avvocato Marco Bigari ben nove proposte, di cui sei selezionate come valide per la successiva gara che ha visto l'offerta alzarsi di circa 5 volte rispetto alla base d'asta. "La mia speranza è dare una nuova vita al locale", conclude il curatore. La nuova gestione dell'era Cavalli, che formalmente figura socio unico della Freedom srl, vincitrice del bando, formalizzerà il contratto per la gestione fino alla fine del 2023.