Il cesenate Michele Di Giacomo direttore di "Lecite/Visioni"

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È sempre più frequentata la linea Cesena-Milano-Cesena, per Michele Di Giacomo. L’attore e regista cesenate, autore con la sua Alchemico Tre del festival estivo Fume a Villa Silvia di Cesena, così come del Laboratorio Antigone per adolescenti, del Circe per adulti, collaboratore di Ert, è stato nominato direttore artistico del festival Lecite/Visioni al Teatro Filodrammatici di Milano, dedicato a drammaturgia Lgbtqa+. È un cambio di direzione dopo quella di Mario Cervio Gualersi, per il teatro milanese diretto da Tommaso Amadio e Bruno Fornasari. La notizia lo entusiasma, mentre sta “ripassando” lo spettacolo “Io sono mia moglie” da lui interpretato e diretto, atteso venerdì 21 gennaio al Teatro degli Atti di Rimini, e giovedì 27 gennaio al Comunale di Gambettola. «Sono molto contento, al Filodrammatici ho lavorato più volte come attore, ho fatto produzioni, la regia del format “Contesto” che in 24 ore porta in scena una notizia giornalistica». Milano è anche la città dove Di Giacomo si è formato, all’Accademia Paolo Grassi, e dove vive, pure facendo la spola con la sua Cesena per le attività in corso. È presto per parlare del suo primo Lecite/Visioni, ma l’artista qualche idea ce l’ha: «La mia volontà è di renderlo un festival multidisciplinare, non soltanto legato alla prosa. Credo che la danza e il corpo siano in questo momento linguaggi dell’arte che non si possono non inserire in una proposta di spettacolo dal vivo. Oltre a questo aggiungerei presentazioni di libri, incontri, concerti, musica, dibattiti, cercando di presentare percorsi di linguaggi artistici diversi e anche, perché no, un cammino di formazione, pure importante, sempre attorno a tematiche Lgbtqa+. Il tutto a partire dalla prossima stagione». Per Di Giacomo è importante stare in ascolto con il presente: «Le tematiche Lgbtqa+ hanno allargato il raggio, non si affronta più il solo orientamento sessuale, ma riguardano anche l’identità di genere, il sesso, argomenti che credo investano tutta la società, vorrei quindi che il festival fosse davvero aderente al presente nelle tematiche». La nuova direzione soddisfa il romagnolo: «Parlare di queste tematiche in una città come Milano, forte già di senso di appartenenza, di battaglie condivise, credo possa rendere Lecite/Visioni molto partecipato. Sono anche contento – conclude – di ripresentare “Io sono mia moglie” in Romagna, spettacolo che Ert distribuisce».

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