Il cesenate Gobbi all'Ippodromo e poi a San Marino

Il suo timbro vocale particolare, i contenuti stralunati e originali, ma nel contempo intensi, ancora una volta hanno colpito nel segno: il cantautore cesenate Giuseppe Gobbi, in arte semplicemente Gobbi, classe 1997, è stato scelto personalmente da Tony Hadley, una delle voci maschili più rinomate al mondo, per aprire le date del 25 agosto a Pescara e del 26 agosto a Porto Recanati, del 40th Anniversary Tour dell’artista britannico. Un tour che celebra i suoi primi 40 anni di carriera ed è approdato in Italia dopo aver toccato quasi 40 località del Regno Unito per poi arrivare, dopo l’estate, anche in Australia e Nuova Zelanda.

L’ex frontman degli Spandau Ballet, voce di “Through the barricades” e della nuovissima “Obvious”, da sempre ha mostrato affinità col nostro Paese e la sua musica, con una particolare attenzione alle nuove generazioni di cantautori italiani, tanto da decidere di dare l’opportunità a uno di loro di condividere lo stesso palco, aprendo due date dei suoi concerti.

Gobbi, com’è andata?

«È stato prima di tutto un onore condividere questa esperienza con Tony Hadley e poter far festa con lui nel backstage. Dice che gli ricordo Snow Patrol, e per me è un grande complimento. Sono felice di aver coinvolto un pubblico di almeno 12.000 mila persone, superando una sfida con me stesso e rendendomi conto di poter tener testa anche a situazioni così grosse. Il pubblico di Pescara ha chiesto addirittura il bis, cosa insolita per un gruppo di apertura».

Conosceva la produzione musicale di Hadley?

«Credo di conoscere solo una piccola parte del suo immenso repertorio. In particolare i suoi pezzi più famosi, ma è un artista che mi piace molto. Ho avuto modo di conoscerlo artisticamente grazie a mio babbo che è anche il mio tastierista ed era con me a condividere lo stesso palco di Hadley, quindi per me un’emozione doppia».

Come vi siete conosciuti?

«Tramite video chiamata. È una persona super socievole e molto aperta mentalmente. Solo il fatto che abbia accettato che un ragazzo giovane come me aprisse i suoi live la dice lunga sul tipo di persona e di artista che è. Penso che possa insegnarmi tantissimo e infatti mentre parlava l’ho ascoltato con le orecchie ben aperte».

Hadley celebra 40 anni di musica: un buon auspicio per lei per una carriera altrettanto longeva?

«Nella vita non si sa mai, preferirei fare le cose a piccoli passi. Già sarei contento dell’uscita del prossimo disco. L’importante è mettersi in gioco sempre, cogliere qualsiasi opportunità si presenti che sia attinente con il mio percorso artistico».

Adesso torna sul palco nella sua Romagna.

«Sì, stasera alle 21.30 sarò in concerto con Giancane (che presenta il suo Disgusttour, ndr), al giardino del Club Ippodromo di Cesena. E il 10 settembre mi esibirò al festival Artisti in casa a San Marino».

In cantiere ci sono anche nuovi pezzi?

«Presto ci saranno delle novità. Seguitemi via social».

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