Il Centro tennis di Gambettola chiede sconti sull'affitto

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Spesa energetica aumentata del 250 %: «Aiutateci, riducendo l'affitto annuale». Il Centro tennis di Gambettola chiede aiuto al Comune: ha sostenuto alcuni investimenti importanti per limitare il consumo energetico, ma le previsioni sono comunque fosche e non vorrebbe tagliare il monte ore invernale dedicato allo sport per i più giovani dove non può chiedere altri sforzi alle famiglie.

Il Centro tennis di via Curiel a Gambettola, nonostante gli straordinari aumenti di gas e luce, ha deciso di sostenere l’attività invernale per i tantissimi bambini che frequentano la scuola tennis, montando le coperture pressostatiche, i cosiddetti palloni, sui campi in terra rossa, e tenendoli riscaldati a dovere. «I costi per il solo periodo invernale nel 2020 sono stati di 16.000 euro - riferisce Andrea Ceccarelli, segretario del Centro tennis - nel 2021 nonostante la parziale attività per il Covid il costo è passato a 23.200 euro con un aumento del 45%. Con le nuove tariffe la previsione per lo stesso periodo è di 56.000 euro con un aumento del 141% rispetto al 2021 e del 250% per il 2022. Abbiamo chiesto aiuto all’Amministrazione comunale per il sostegno delle spese. Auspichiamo che come altri Comuni anche il nostro possa dare un riscontro positivo, nel frattempo abbiamo investito per ridurre i consumi».

«Per l’abbattimento dei consumi - prosegue Ceccarelli - abbiamo provveduto alla sostituzione dell’illuminazione con luci a led ad alta efficienza e per la riduzione dei costi di mantenimento, con l’installazione di un innovativo sistema di alleggerimento strutturale-meccanico. Inoltre, per l’ottimizzazione dei consumi elettrici nelle 24 ore è stato progettato un sistema collegato alle previsioni del tempo aeronautiche che permetterà una riduzione della corrente, che si stima essere fra il 35-50%, garantendo allo stesso tempo la stabilità dell’intera struttura rispetto a possibili raffiche di vento improvvise».

«Come associazione riteniamo di aver fatto il possibile per agire sugli aspetti dei consumi elettrici - conclude Ceccarelli - ma purtroppo sulla componente gas abbiamo poca possibilità di intervenire. Ora crediamo che se vogliamo dare continuità alle attività al chiuso per i nostri ragazzi il Comune debba cercare di sostenere almeno in parte i costi».

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