Considerato «il regalo d’addio di David Bowie al mondo», Lazarus (opera rock che il grande artista britannico chiamava semplicemente “teatro musicale”, scritta poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh) ieri sera ha riacceso i riflettori sul teatro Bonci. Questo malgrado non sia stato possibile ancora riparare il guasto all’impianto anti incendio.
Le attività pubbliche al teatro comunale erano state sospese a fine febbraio durante “Uno sguardo dal ponte” di Massimo Popolizio. Motivo: un guasto alla vasca dell’impianto anti incendio, con interessamento di parte dell’impianto elettrico che era stato bagnato dalle acque fuoriuscite per una valvola mal funzionante.
Asciugate le canalette elettriche è stato dato il via libera sia alle prove che alla prima nazionale di Lazarus grazie ad un sistema di doppia sorveglianza che proseguirà fino ad aprile. Tanto infatti servirà ancora per avere i pezzi di ricambio necessari per far di nuovo funzionare il sistema anti incendio a teatro.
Di notte, od a Bonci chiuso, lavora una vigilanza privata. L’impianto che irrora acqua alla bisogna su tutto il Bonci è più impattante sulla struttura (qualora scattasse senza un’emergenza assoluta di fuoco vasto) rispetto a quello che potrebbe causare un piccolo guasto elettrico. Così la vigilanza privata deve chiamare il 115 in caso scatti l’sos notturno. In questo periodo è successo solo una volta che i pompieri siano dovuti andare a controllare lo stato del Bonci di notte. Per un falso allarme.
Quando il teatro invece è pieno è lo stesso 115 ad essere presente coi suoi uomini. L’antincendio, anche durante gli spettacoli, viene disattivato nella sua parte automatica. Ed in caso di emergenza gli uomini del 115 intervengono in prima persona. Attivando, nel caso, manualmente l’impiantistica necessaria che durante gli spettacoli è normalmente disattivata nella sua parte automatica.