Il “Bar del prete” di Bellaria rinasce Vintage cafè

Il “Bar del prete” volta pagina, nuova gestione per lo storico bar bellariese. «Dal secondo dopoguerra sino a una ventina di anni fa, il bar attiguo alla chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Bellaria, rivestiva la funzione di circolo». Un circolo che, come racconta uno storico avventore che preferisce restare anonimo, «orbitava nell’orbita della Democrazia cristiana, a differenza del Circolo 18 marcatamente legato alla sinistra».

Un nuovo capitolo da scrivere

Ora arriva il nuovo giro di valzer, con la terza titolare, Adriana Giobbi, bergamasca trasferita nella città di Panzini da circa 30 anni. Che spiega: «Il Vintage cafè, questo il nuovo nome, ha aperto i battenti il 7 gennaio, lievemente in ritardo rispetto alla tabella di marcia per lavori durati più del previsto. In effetti abbiamo ribaltato tutto – prosegue la 65enne – : dalle vetrate al pavimento ora in parquet, passando per gli arredi. A dominare adesso sono i toni del cipria e del legno chiaro che creano un ambiente luminoso». Unica eccezione il colore delle poltroncine, di varie fogge e stili che, tra luci soffuse e tocchi d’atmosfera, vanno dal beige al marrone bordato di bianco.

Largo ai prodotti vegani

La carta ha subito vari cambiamenti, continua Giobbi, soprattutto sul fronte aperitivi e merende «che grazie all’aiuto del mio compagno vedranno l’ingresso di toast all’americana e specialità vegane». E non solo. Al momento il caffè ospita anche la mostra della pittrice Cristina Marcato, ponendosi dunque come galleria informale. Nessun dubbio infine sul nome che ricalca quello del suo precedente locale, un piccolo bar di fronte alla casa museo di Giovanni Pascoli a San Mauro.

Nuova avventura

Un salto nel futuro rispetto a un bar tradizionale e denso di storia che, sottolinea Giobbi, sarà aperto dalle sei alle 19.30, con giorno di chiusura il martedì, in attesa dei ritmi estivi che prolungheranno l’orario sino alla mezzanotte. A rallegrare la nuova titolare, visto l’importante investimento, è stata l’ottima accoglienza ricevuta da un’attività che annovera 32 posti a sedere all’interno e una trentina all’esterno. Sembrano passati anni luce da quando al “Bar del prete” si giocava a carte, fra risate e discussioni politiche: un punto di ritrovo che suonava quasi come una seconda casa per molti anziani. La nuova avventura è già cominciata.

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