Idrogeno in casa: Hera sperimenta contatori in plastica riciclata

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Le case della Romagna guardano al futuro e alla sostenibilità. Sta continuando, infatti, l’installazione dei contatori Nexmeter, lo smart meter 4.0 del gas promosso dal Gruppo Hera e unico nel suo genere, a livello internazionale, per tecnologie all’avanguardia e funzioni di sicurezza anche in termini di riduzione delle dispersioni di gas in atmosfera. Lo strumento è realizzato con plastica riciclata ed è già utilizzabile per la distribuzione in rete dell’idrogeno (fino a un massimo del 20% di compatibilità), con una sperimentazione sul campo che è prevista nei prossimi mesi. Questo modello evoluto del contatore rappresenta pertanto un esempio di transizione energetica per arrivare alla neutralità di carbonio, puntando sui green gas, come biometano, idrogeno e green syngas, e contribuire alla lotta al cambiamento climatico. Inoltre, è frutto dell’esperienza e del know-how della multiutility nella gestione del servizio di distribuzione gas, unito a due partner d’eccellenza: Panasonic, multinazionale giapponese leader mondiale nella produzione di prodotti e componenti elettronici, e Pietro Fiorentini, azienda italiana leader di mercato nella realizzazione di prodotti e servizi per tutta la filiera del gas naturale. La versione evoluta del NexMeter è stata presentata in anteprima a Milano alla fiera Enlit, la più importante manifestazione del settore.

Il gas verde

Il nuovo NexMeter è oggi pronto per essere utilizzato nella distribuzione in rete dell’idrogeno. Ha ottenuto, infatti, il “bollino” di compatibilità per le miscele di green gas e all’analisi di natura costruttiva sulla compatibilità dei materiali con idrogeno e metano. La prima sperimentazione sul campo di NexMeter con l’utilizzo dell’idrogeno avverrà già nei prossimi mesi, nell’ambito del più ampio complesso di attività finalizzate a certificare l’intera filiera del Gruppo Hera come abilitata all’uso dei green gas. In particolare, prevede l’immissione di una miscela di gas naturale e idrogeno in una porzione della rete di distribuzione gestita dalla multiutility, coinvolgendo una trentina di famiglie di Castelfranco Emilia, in Provincia di Modena. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in Italia nella distribuzione domestica di gas, con l’obiettivo di studiare soluzioni innovative per contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio, con benefici anche per l’ambiente. Del balzo al futuro ne parla Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera. Quella di Castelfranco «è una sperimentazione che misura miscele di gas naturale con l’idrogeno. Le reti che oggi trasportano il gas sono un’infrastruttura necessaria a guidare la trasformazione al 2050. Ma cosa trasporterà questa rete nel 2050 non siamo in grado di dirlo, potranno essere solo green gas o miscele, che attraverso altri meccanismi di compensazione potranno portare la carbon neutrality».

Benefici

Numerosi i benefici per l’ambiente e per il portafoglio determinati dalle funzioni avanzate di NexMeter: l’eliminazione delle perdite, infatti, riduce le dispersioni di metano, a loro volta altamente inquinanti, mentre l’intero processo di ottimizzazione della gestione della rete gas incide positivamente sul rendimento e sulle emissioni degli apparecchi utilizzatori, a partire dalle caldaie. La capacità di intercettare e segnalare agli utenti anche le più piccole fughe di gas aiuta poi a contenere i costi in bolletta. Ma non è finita qui: il nuovo modello di NexMeter sarà il primo contatore in commercio con la maggior parte dei componenti in plastica riciclata, fino a superare il 68%. Per arrivare a questo risultato, il Gruppo Hera ha potuto contare sulle competenze della propria controllata Aliplast.

Le installazioni

Avviata nel 2019, prosegue l’installazione di questi dispositivi, con 70.000 apparecchi già in funzione. Grazie a circa 45 milioni di investimenti, l’obiettivo è di raggiungere i 300.000 contatori NexMeter installati entro il 2023, di cui 200.000 in plastica riciclata. Le aree interessate sono quelle servite dalle società di distribuzione del Gruppo Hera, a partire dalle aree classificate a rischio sismico. «Con NexMeter, già due anni fa, abbiamo dato prova concreta della nostra capacità di investire e innovare in un settore ancora molto tradizionale come quello della distribuzione del gas, ponendo particolare attenzione alla sicurezza e alla riduzione delle dispersioni di gas in atmosfera, elemento al centro anche del recente dibattito della Cop26 – prosegue Venier – Oggi, con questa nuova versione del dispositivo, pronta per l’idrogeno e in plastica riciclata, facciamo un ulteriore passo in più, continuando a mettere a frutto la nostra profonda esperienza in questo ambito con le competenze dei partner più qualificati a livello nazionale e internazionale».

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