Idee a Cesena per spazi ed immobili dismessi

Cesena

Questa mattina, giovedì 10 giugno, presso l’ex scuola elementare di Diegaro, è stato presentato il percorso di progettazione partecipata “Avanti c’è Spazio!” ideato e promosso dal Comune di Cesena, cofinanziato dal Bando partecipazione della Regione Emilia-Romagna e sviluppato con il supporto tecnico di KCity e Planimetrie Culturali. Sei mesi di lavoro a stretto contatto con cittadini e organizzazioni territoriali per l’emersione, l’ideazione e la co-progettazione di servizi ad impatto sociale con i quali attivare il riuso temporaneo degli spazi dell’ex scuola elementare di Diegaro, attiva dal 1966 al 1996 e posta in prossimità della parrocchia della Natività di Maria Vergine e dell’impianto sportivo attualmente gestito dall'Associazione Diegaro, e della Portaccia di Sant’Agostino, nata con funzione di controllo e di protezione nelle mura meridionali della città.

“Avanti, c’è spazio!” è il processo finalizzato a sostenere la formulazione di proposte di riattivazione temporanea di due immobili comunali dismessi attraverso un percorso di formazione di cittadini e organizzazioni territoriali sui temi della rigenerazione urbana e del riuso temporaneo, sui modelli di gestione condivisa dei beni comuni e sui processi di co-progettazione. L’avvio del processo simboleggia l’attenzione che l’Amministrazione comunale intende dedicare alla prefigurazione e messa a punto di soluzioni che possano contribuire a sostenere un processo di innalzamento della qualità di vita degli abitanti di Diegaro e del Centro storico di Cesena.

Il progetto è stato avviato per fornire una risposta concreta a diverse sollecitazioni, bisogni e proposte emerse nell’ambito dei processi partecipativi legati al Piano Urbanistico Generale e alla valorizzazione del Centro Storico. Con il progetto “Avanti, c’è spazio!” il Comune mette a disposizione due immobili di sua proprietà per sperimentare pratiche innovative di riuso temporaneo fondate sulla collaborazione attiva delle comunità locali e delle organizzazioni territoriali.

Il progetto, che si avvarrà del supporto tecnico di KCity srl, società milanese specializzata nell’ideazione, gestione e sviluppo di progetti e processi di rigenerazione urbana e di Planimetrie Culturali, associazione bolognese esperta nel campo della riattivazione culturale di spazi e immobili dismessi, prevede la pubblicazione di una Manifestazione di interesse finalizzata a raccogliere idee e proposte per la ri-funzionalizzazione temporanea dell’ex scuola elementare di Diegaro e della Portaccia di Sant’Agostino.

Con l’obiettivo di sostenere la formulazione delle proposte di riuso dei due immobili da parte di cittadini e organizzazioni interessate, la Manifestazione di interesse verrà accompagnata da un percorso formativo articolato in quattro appuntamenti nel corso dei quali si approfondiranno aspetti tecnici legati ai temi della co-progettazione, degli usi temporanei collegati all’attivazione di spazi dismessi e dei modelli di gestione condivisa di spazi comunitari. Gli approfondimenti verranno condotti a partire dal racconto di esperienze e buone pratiche di riferimento, presentate da parte dei loro protagonisti e degli attori più direttamente coinvolti, con il duplice obiettivo di fornire una “cassetta degli attrezzi” per chiunque fosse interessato a presentare una proposta di intervento relativa alla riattivazione temporanea dei due immobili comunali e di ispirare i contenuti delle proposte presentate.

Puntando l’attenzione su questi due immobili, l’Amministrazione comunale intende sperimentare gli usi temporanei insieme ai cittadini seguendo una logica di confronto basato sulle esigenze di chi abita i luoghi e offrendo l'opportunità al mondo del terzo settore di impegnarsi nella co-gestione di spazi dismessi o sottoutilizzati di proprietà comunale. Procedendo in questa direzione si concretizza un nuovo modo di ripensare al patrimonio comunale inutilizzato attraverso forme di co-progettazione e amministrazione condivisa attraverso cui cittadini e Ente possano confrontarsi per cogliere la vera identità dei luoghi, la loro vocazione e per definirne insieme l’uso futuro.

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