I sette pilastri dell'arte secondo Flavio Caroli

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Cinquanta meno uno: domani inizia una delle più longeve iniziative culturali della città. Il 49esimo ciclo di incontri organizzati dal Centro relazioni culturali inaugura con Flavio Caroli, celebre e rinomato storico dell’arte moderna e contemporanea, personaggio televisivo e straordinario divulgatore di arte e cultura. Alle 18 nella sala D'Attorre di via Ponte Marino, Caroli presenterà il suo ultimo libro “I sette pilastri dell'arte di oggi. Da Pollock alle bufere del nuovo millennio”, edito da Mondadori con sette poesie di Maurizio Cucchi che saranno lette dall‘attore Lorenzo Carpinelli. L’autore ritorna e racconta le sette rivoluzioni che hanno segnato l'arte del secondo dopoguerra. In questa serata sarà possibile comprendere il significato del “dialogo tra le arti”. Caroli cerca la chiave delle parole per aprire la giusta porta per la percezione delle opere. La piattaforma dell’arte recente s’appoggerebbe, come un tetto, su sette capitoli.

I sette capitoli dell’arte

Il primo parla dell’Action painting e l’Informale quale modo per tracciare una linea guida che appare evidente man mano che ci si avvicina al secondo pilastro della Pop art, messa per definire il collegamento tra cinema e pittura. Poi il quarto, Arte ambientale, Minimalismo, Arte concettuale, Arte povera colpisce per la predilezione per una visione “calda” cui segue il quinto pilastro della Body art e poi il sesto, l’Arte astratta. Qui Caroli sembra seguire una lettura lirica che evita le rigidità dei geometrismi e dell’analitica. È nella parte dedicata agli anni Ottanta del sincretismo e della nuova immagine, settimo e ultimo pilastro, che Caroli racconta di sé, curatore e critico, descrivendo ciò che si sta dissolvendo in un mondo d’eccezione a cui oppone, per dar ordine al caos del presente, esempi sorprendenti che reclamano una azione critica.

«Mi interessa tutto»

«Del mio tempo mi interessa tutto. E se poi si tratta di arte, di creatività e di bellezza, semplicemente mi perdo» afferma Caroli, studioso ravennate classe ‘45 , tra i più noti e stimati critici e storici dell’arte italiani, che ha fatto innamorare delle grandi opere del passato. In questo nuovo volume ci prepara invece al colpo di fulmine con “il genio del Duemila”, individuandone appunto i “pilastri”, perché «non si può capire l’arte d’oggi se non se ne conoscono almeno le fondamenta». Tra ricordi personali, aneddoti e interpretazioni poetiche, accompagnati dalle immagini dei capolavori degli ultimi settant’anni, “I sette pilastri dell’arte di oggi” è un prezioso viatico per leggere la nostra contemporaneità con gli occhi dell’estetica.

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