I romagnoli a Sanremo, da Andrea Delogu a Loris Cerioni

Dalla riminese Andrea Delogu agli abiti dell’indimenticabile Raffaella Carrà, bellariese d’adozione. C’è anche un po’ di Romagna alla 73ª edizione del Festival di Sanremo, iniziato ieri e in programma fino a sabato 11 febbraio. Partiamo dalla scrittrice e conduttrice radiofonica nata e cresciuta a San Patrignano: Andrea non sarà sul palco accanto ad Amadeus ma è comunque a Sanremo con Primafestival, l’appuntamento che anticipa la diretta di Rai 1 dal teatro Ariston e che andrà in onda tutti i giorni fino a sabato subito dopo il Tg 1 delle 20, per chiacchierare su tutte le anteprime della manifestazione, i dietro le quinte e i temi più discussi sui social. Anche se non calcherà il palco principale, l’attrice non ha alcun rammarico: «Col tempo avrò abbastanza pubblico per meritarmi quel palco. Quando Amadeus mi ha chiamato sono saltata di gioia – racconta –. Faccio radio a Sanremo da sei anni e non sono mai salita sul palco dell’Ariston. Tutti salgono e si fanno le foto, anche per ricordo. Io mai: finché non sarà il mio momento».

La conduttrice è da sempre grande fan della kermesse musicale: «Era un momento di condivisione. Si urlava quando qualcuno non piaceva, sapevamo le canzoni a memoria. Essendo cresciuta in comunità, a San Patrignano, era difficile avere una copia di Sorrisi e canzoni. Sono molto fiera di questi ultimi festival che hanno riportato gli outsider sul palco».

Ma l’attesa non riguarda solo i conduttori. L’attrice aspetta con trepidazione l’arrivo sul palco di Anna Oxa: «Non vuole rilasciare interviste e ha le idee chiarissime. Mi ha rovinato, per copiarla andavo in giro a Rimini con i laccetti del perizoma tirati alti, e a piedi nudi perché lei si era presentata scalza».

A dirigere l’orchestra per Anna Oxa sarà un altro romagnolo: Loris Ceroni, produttore discografico delle Dune Recording Studio di Riolo Terme.

Raffa, a far la moda comincia tu

Altro simbolo per la Romagna è Raffaella Carrà. A lei la Rai ha riservato una mostra tutta dedicata ai suoi abiti. Fino a domenica 12, al Forte Santa Tecla di Sanremo, verranno messi in mostra alcuni degli abiti più iconici della Raffa nazionale. Sono 35 vestiti, alcuni provenienti dalle stesse sartorie della Rai, altri da collezionisti privati che li hanno conservati e restaurati e che sono stati messi a disposizione del pubblico che li vorrà vedere, per riassaporare, anche solo visivamente, quello che ha rappresentato e che rappresenta ancora oggi l’indimenticabile Raffaella Carrà.

E a proposito di Carrà, a Sanremo c’è anche la città di Bellaria Igea Marina con il Rumore bim festival village dove si incontreranno i cantanti in gara e alcuni protagonisti del contest artistico Rumore bim festival. Festival che tornerà a Bellaria nel nome di Raffaella dal 25 settembre al 1° ottobre 2023.

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