"I ragazzi del Centro 21 e la loro disarmante gioia di vivere"

Riccione

«Era la prima vacanza per tutti: alla partenza si respirava un’emozione contagiosa», ha la voce che tradisce il dolore la 47enne Eleonora Gennari, educatrice e socia della cooperativa Cuore 21 di Riccione, all’indomani del tragico incidente che ha causato la morte dei 5 ragazzi e ragazze che seguiva. «Quel pulmino li conduceva verso una destinazione anche simbolica – spiega –. La prima vacanza, un banco di prova per l’autonomia ma anche un’occasione di svago. Le ragazze si erano dilungate nei preparativi riflettendo su cosa portare in valigia». Ad accomunare tutti «una disarmante gioia di vivere, la capacità di darsi completamente senza schemi, né tantomeno freni o sovrastrutture». Ed aggiunge: «È molto più quello che ho ricevuto, di quanto sono riuscita a dare. Ne sono sicuri anche i miei colleghi, siamo 12 in tutto, ieri ci siamo incontrati per capire come andare avanti. La nostra è una famiglia spezzata – dice – ma dobbiamo partire dai ragazzi che hanno bisogno di sentire la nostra casa ancora accogliente. È questo il pensiero a cui aggrapparci, forti dell’esempio di chi ci ha lasciato un’eredità spirituale che metteremo a frutto».

Alfredo amante del volley

Era il più grande del gruppo, con le sue 52 primavere, Alfredo Barbieri arrivato qualche anno fa da Modena. «Un ragazzo autonomo sia negli spostamenti al volante della sua auto, sia a livello cognitivo». Ricorda così l’uomo che lavorava per il Centro Zaffiria, meta del viaggio, e che aiutava una ditta nella spedizione di giochi «mostrando gran precisione e capacità collaborativa». Numerose le sue passioni: dalla pallavolo (aveva lavorato per il Volley Modena) alla buona cucina, passando per la musica italiana, «in primis Domenico Modugno, senza disdegnare la musica più moderna». Soprattutto era innamorato da quasi 3 anni di Rossella, una ragazza conosciuta al centro. Al Modena Volley ricordano che “Alfred” «il gialloblù ce l’aveva dentro» e che era sempre pronto a dispensare consigli, sicuro che il Palapanini fosse «il posto più bello del mondo». Dal canto suo la società sottolinea che a rendere il palazzetto «un posto migliore» sia stato proprio Barbieri «buono come il pane, ma con un il suo bel caratterino e deciso a tirarci le orecchie in caso di sconfitta».

Rossella De Luca

Ma l’amore più grande di Alfredo era Rossella. Per lei, 37 anni, era la prima, attesa vacanza insieme. Rossella dal lunedì al venerdì viveva con le altre tre ragazze decedute, in un appartamento proprio vicino al Cuore 21. Era timida, molto affettuosa e materna nei modi. Le piaceva prendersi cura di sé e adorava gli smalti dai colori intensi. Proprio qualche giorno fa Alfredo le aveva dedicato un poetico post per i loro due anni e due mesi di fidanzamento, chiamandola «Rossellina amore mio bellissimo».

Maria Aluigi

«Era la nostra ballerina», si commuove Eleonora Gennari che, curando la parte artistica del gruppo, ha tenuto a battesimo i suoi passi. Aveva 34 anni, faceva parte del gruppo danzatori e calcava il palco con grazia assieme al fidanzato. Fantasiosa, cambiava spesso tinta ai capelli e come Rossella amava laccarsi le unghie. Figlia della presidente e fondatrice di Centro 21 Cristina Codicé e zia orgogliosa, era elegante sia nei movimenti che nell’abbigliamento. Racconta l’educatrice che «memorizzava con facilità le coreografie e sempre disponibile ad aiutare chi restava indietro, conduceva laboratori per i meno esperti».

Valentina Ubaldi

Lavorava nella gelateria di Riccione, “Il gelato di Gigi”, e faceva parte del gruppo appartamento: aveva 31 anni. Si sentiva la sorella maggiore delle amiche con cui viveva e si offriva sempre come punto di riferimento in ogni situazione. «Tutto il suo mondo era il nostro Centro e non vedeva l’ora di partire con la programmazione invernale dopo due settimane di stop».

Francesca Conti

Era alla ricerca dell’anima gemella, la 25enne Francesca, la più giovane delle vittime. Intanto lavorava nel locale “Pastrocchio”. Allegra e chiacchierona le piaceva condividere ciò che le capitava, mentre i suoi interessi ruotavano attorno alla musica e al ballo. «Spavalda, piena di energia, sorridente e con un cuore immenso». È così che ricorda la sua «piccola Franci» un’amica.

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