I lavoratori per il turismo reclutati in Albania. "300 già pronti"

Lavoratori del turismo reclutati in Albania. «Non sarà la soluzione definitiva alla carenza di personale che abbiamo ormai da anni ma è già un primo passo positivo», commenta Luca Cevoli direttore di Aia Riccione. Con l’opportunità data agli associati delle Associazioni di Rimini e Riccione da Cefal «potrebbero arrivare in Rivera 200-300 giovani da impiegare nelle nostre strutture in tutti i ruoli necessari». «Che sono poi tutti», aggiunge Patrizia Rinaldis, presidente degli albergatori riminesi «nel senso che non c’è una figura preminente che manca nei nostri hotel, si fa fatica a reclutare personale, e non si può affrontare un’altra stagione come quella della scorsa estate».

«L’unico problema per alcuni albergatori – spiega Cevoli – potrebbe essere quello di dovere fornire l’alloggio al personale albanese e molti hotel hanno riconvertito questi spazi originariamente destinati appunto al personale». Dalla stagione estiva passata è infatti emersa la grande difficoltà a reperire personale, una crisi di domanda di lavoro mai vista prima.

Cefal, centro di formazione e orientamento lavoro con sede a Bologna, ha ottenuto dei finanziamenti europei creando un progetto che di fatto, oltre a formare il personale, mette in contatto domanda e offerta. In pratica i giovani albanesi che hanno già esperienza nel settore, o quelli che si stanno formando, verranno proposti da Cefal, attraverso le associazioni di categoria, ai singoli albergatori. Che in precedenza hanno avanzato richiesta di assunzione di determinate figure mancanti.

«Quindi non solo si supera il problema della formazione ma si sburocraticizza il rapporto che si viene a creare, perchè con l’Albania, che è fuori dall’Unione europea, ci sono percorsi più complicati» spiega ancora Cevoli. La zona di provenienza indicata da Cefal è quella di Scutari «da dove i ragazzi faranno domanda di spostamento in Italia sia per lavoro annuale che stagionale». Un percorso “sorvegliato” dal ministero che permette dunque agli albergatori di evitare appunto intoppi burocratici; i ragazzi e le ragazze prima dell’inserimento lavorativo parteciperanno comunque ad un percorso formativo civico, linguistico e professionale della durata di un mese.

Per spiegare il progetto agli associati è previsto un incontro in video collegamento, martedì alle 15. Attraverso il progetto Ponte Adriatico - approvato da ministero del Lavoro e dell’Immigrazione - si potrà ricorrere a personale selezionato e formato professionalmente per le varie mansioni che riguardano gli alberghi. Interverranno al webinar i rappresentanti del ministero del Lavoro, di Cefal Emilia Romagna e i presidenti delle Associazioni albergatori di Rimini e Riccione. Per accedere al collegamento del webinar contattare le segreterie: Federalberghi Rimini, tel. 0541.58260, Federalberghi Riccione, tel. 0541.605000.

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