I fiori di Bach: un "approccio sostenibile" anche per gli animali

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«Curare con i fiori è un rimedio sostenibile e rispettoso della natura, perché può stimolare un diverso modo di prendersi cura di sé stessi e che serve, in un certo senso, anche a tutelare la biodiversità». Risponde così Francesca Alcinii, quando le si chiede della floriterapia, un sistema per affrontare disagi comportamentali, cognitivi ed emozionali. Dottoressa in tutela e benessere animale, è una consulente di Fiori di Bach per persone e animali e la sua vita è mutata dopo il cammino di vita avuto con Nocciolina, una cagnolina salvata dalla strada e con la quale visse il trauma del sisma che colpì il Centro-Italia nel 2016 e 2017. I terremoti di Accumuli, Norcia e Capitignano crearono una ferita profonda oltre che in Francesca anche in Nocciolina che, durante le scosse rimaneva pietrificata, perdendo il contatto con la realtà per diverso tempo. Francesca, nonostante tentasse in tutti i modi di calmarla, non riusciva a farla uscire da quello stato di panico e terrore. Fu allora che capì che mancava ai suoi studi universitari di benessere animale qualcosa che andasse oltre il comportamento, oltre la mente, oltre l’aspetto organico. Scoprì i Fiori di Bach, comprendendo che per aiutare Nocciolina e tanti altri cani e gatti nella sua situazione servisse capire prima di tutto le loro emozioni e riequilibrarle. Da questa terrificante vicenda è nata l’idea di creare, attraverso “Fiori di Bach per cani e gatti”, alcuni percorsi personalizzati in grado di puntare sulla sostenibilità dell’essere, realizzando un approccio, che «mira a migliorare la relazione, l’empatia, la conoscenza e il benessere dell’animale e della persona, mettendo al centro la relazione tra uomo e animale con un occhio di riguardo alle emozioni che interagiscono tra i due». Ma quanto è sostenibile curarsi con i fiori? «Si tratta di rimedi naturali le cui terapie sono molto sostenibili.

Anzi, permettono di rispettare l’ambiente anche nelle sue produzioni perché promuovono un approccio diverso alla cura della biodiversità». Oltre agli esseri umani, spiega, anche piante e animali possono essere trattati con i Fiori di Bach, rimedi che non hanno avuto conferme secondo il metodo scientifico usato per le terapie ordinarie ma che verrebbero usati per ‘riequilibrare’ l’organismo. «La necessità di far stare meglio la mia Nocciolina in un momento così fortemente traumatico mi ha spinta a comprendere che non possiamo escludere le emozioni nel percorso di cura di un animale - commenta Francesca Alcinii - I Fiori di Bach mi hanno permesso di migliorare la relazione con Nocciolina e successivamente di aiutare tanti altri cani e gatti, i cui proprietari si sono affidati a me per la gestione dei disagi comportamentali ed emozionali dei loro amici a 4 zampe».

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