I fascismi al centro del "900 festival" di Forlì a fine ottobre

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Torna a Forlì il “900fest. Festival di storia del Novecento”, dal 26 al 29 ottobre con un’anteprima il 21. Giunto alla nona edizione, il festival è organizzato dalla Fondazione Alfred Lewin in collaborazione con numerose associazioni del Forlivese e Cesenate. Tra i tanti ospiti dell’edizione 2022, Jean-Philippe Beja, Ruth Ben Ghiat, Sheri Berman, Wlodek Goldkorn, Ezio Mauro, Guido Melis, Nadia Urbinati e Michael Walzer. Dopo essersi occupato di guerre, totalitarismi, democrazia (2014); di donne nei totalitarismi (2015); delle colpe della storia (2016); di libertà e uguaglianza (2017); del parallelismo tra l’Italia del 1938 e l’Europa del 1918 (2018); di socialdemocrazia (2019); di comunità (2020); e di periferie (2021), quest’anno il festival è intitolato “Fascismi e internazionalismo democratico”. «Manterremo l’alternanza tra la rivisitazione e l’approfondimento storico di eventi cruciali del passato e dibattiti su temi di attualità – spiega la coordinatrice Barbara Bertoncin – prendendo spunto dall’anniversario della Marcia su Roma, incentreremo i dibattiti attorno al fascismo come vicenda storica, nelle sue articolazioni locali, nazionali e internazionali, ma anche come modello di riferimento per indagare le tendenze contemporanee. La giornata conclusiva sarà invece dedicata al “Mondo dopo l’Ucraina”». Patrocinato da Comune di Forlì, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, Università di Bologna e Istituto Nazionale Ferruccio Parri, il festival vanta un comitato scientifico tra cui si annoverano Patrizia Dogliani, Wlodek Goldkorn, Fabio Levi, Marie-Anne Matard-Bonucci, Nadia Urbinati, Michael Walzer.

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