I familiari delle due vittime: «Una tragedia ancora più assurda»

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La notizia della positività all’alcoltest del conducente della Porsche che la scorsa settimana causò la morte di Mario Gaibara e Giuseppe Fantini sugli Stradelli Guelfi, ha caricato le famiglie dei due 43enne di ulteriore dolore. «Apprendiamo con ulteriore costernazione e sgomento che chi ha causato la morte dei nostri cari sarebbe risultato anche positivo all’alcoltest», hanno commentato le famiglie in una nota congiunta divulgata dalla agenzia infortunistica che le assiste congiuntamente. «Accettare questo fatto già di per sé inaudito che ci ha sconvolti e distrugge improvvisamente molte vite, non solo quelle dei nostri cari, anche le nostre stesse, diventa ancor più assurdo e irragionevole –continua il messaggio dei famigliari –. Un conto è l’errore che può capitare a chiunque di noi si mette ogni giorno per strada, alla guida, ma con giudizio. Ben altro è causare la morte di due persone per una manovra non solo azzardata, ma compiuta anche sotto l’effetto di sostanze alcoliche». Al dolore dei famigliari dei due imprenditori castellani di 43 anni scomparsi insieme, si aggiunge quindi lo sgomento. Per fare piena luce su quanto accaduto i familiari, che hanno fatto fronte comune in questo momento, tramite l’agenzia Giesse Risarcimento Danni di Modena hanno provveduto a nominare come legale fiduciario in vista del procedimento penale l’avvocata Valeria De Biase, oltre a incaricare dei consulenti tecnici per la ricostruzione della dinamica. Dopo il sequestro dei mezzi, la Procura potrebbe disporre anche un accertamento tecnico irripetibile.

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