I “Demoni” di Alessandro Alciato all’Hana-Bi di Marina di Ravenna

MARINA DI RAVENNA. Se è vero che, come canta De Gregori ne “La leva calcistica della classe ’68”, «Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia», è altrettanto certo che nella vita privata di ogni grande calciatore c’è sempre qualcosa di inedito da scoprire. Lo svela bene Alessandro Alciato nel suo libro Demoni (Vallardi) che questa sera alle 21 presenta all’Hana-Bi di Marina di Ravenna. L’appuntamento, in collaborazione con la rassegna letteraria “Il tempo ritrovato”, vedrà la partecipazione di Marco Nosotti e Stefano Bon. Alciato è giornalista e scrittore. È coautore delle autobiografie di Carlo Ancelotti (“Preferisco la coppa”), Stefano Borgonovo (“Attaccante nato”), Andrea Pirlo (“Penso quindi gioco”), Walter Mazzarri (“Il meglio deve ancora venire”), Ferrero (“Una vita al massimo”). Con Fabio Cannavaro ha scritto “La nostra bambina”, sulla vittoria italiana ai Mondiali del 2006. Per Vallardi ha pubblicato “Metodo Conte”. Demoni è un libro carico di potenza e fascino, che ci rivela aspetti inediti e sorprendenti dei principali protagonisti dello sport più amato del mondo. In questo libro l’autore dà voce, una voce intima e profonda, ai protagonisti del calcio, offrendo un’immagine inedita di un mondo di cui conosciamo quasi soltanto i successi, le glorie, le emozioni collettive. Demoni riesce a far luce sui “fantasmi”, sui momenti bui che i più celebri calciatori, allenatori e dirigenti hanno dovuto sconfiggere: l’ucraino Andriy Shevchenko, Pallone d’Oro nel 2004, racconta la sua fuga da Chernobyl; Gigi Buffon, da molti considerato il più grande portiere di sempre, la sua depressione; Mario Balotelli – un italiano in Italia – che spiega come ha affrontato il razzismo; Antonio Cassano che è riuscito a venire a patti con il suo “cuore matto”; Zlatan Ibrahimoviććc, che con il suo stile fuori dagli schemi, appreso nel ghetto di Rosengard, ha saputo riscattarsi grazie alla passione per il calcio; Kakhaber Kaladze che, nonostante la tragedia che ha colpito la sua famiglia (il rapimento e l’uccisione del fratello), è riuscito a vincere sia nel mondo del calcio, sia nella politica; Fabio Pisacane, calciatore dell’anno 2016 per “The Guardian” per aver rifiutato di farsi coinvolgere nel calcioscommesse, che si è risvegliato dal coma; Fabio Quagliarella, vittima di stalking da parte di un poliziotto, sedicente amico; Attilio Romero, prima tifoso, poi presidente del Torino, fu coinvolto nell’incidente mortale dell’amato campione Gigi Meroni; Arrigo Sacchi che ha fatto dello stress la sua arma vincente sul campo e nella vita; il burbero allenatore Siniša Mihajlović rievoca la guerra dei Balcani; il centrocampista Marco Verratti sconvolto dal terremoto dell’Aquila; il giocatore senegalese Mamadou Coulibaly che ricorda il suo viaggio in barcone per raggiungere l’Europa.
Info: 333 2097141

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