Volley, Margutti e i 30 anni dello scudetto del Messaggero Ravenna VIDEO

Nostalgia canaglia. Da quel 25 maggio 1991 sono trascorse tante vite pallavolistiche a Ravenna, quante in altre piazze con meno tradizione e passione basterebbero per cent’anni più che per trenta. Invece qui, dove si mangia pane e volley, la storia di uno dei tanti ragazzi che impararono da piccoli prima a contare e poi, ma soltanto poco tempo dopo, a fare un bagher, quel 25 maggio 1991 diventò una favola.
La favola di Stefano Margutti e del Messaggero Volley campione d’Italia. Perché tutto fosse davvero perfetto, l’ultimo punto della gara-scudetto sulla poco simpatica Maxicono Parma di Carlo Magri doveva essere realizzato proprio da Margutti. Non da Timmons, neppure da Kiraly, perché sarebbe stato troppo scontato. Meglio, molto meglio, da Margutti, anche se sarebbe stato tutto più chiaro se all’epoca ci fosse stato il video check: "L’ultimo attacco del Maxicono venne affidato a Renan – riavvolge il nastro Stefano -, forse anche perché dalla sua parte c’ero io e non un muro decisamente più alto. Indovinai la traiettoria, forse toccai anche la palla o forse l’attacco non passò mai dall’altra parte. Mezzo muro, mezza rete in pratica. Questo è ancora difficile da stabilire, anche se l’arbitro sancì che non era passata, ma l’importante è che si trattò del punto che fece scattare la festa-scudetto".

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