Va in caserma per sporgere una denuncia: insulta i carabinieri e viene arrestato a Cesenatico

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  • 23 luglio 2025

Era entrato alla caserma dei carabinieri di Cesenatico per sporgere una denuncia. È tornato libero soltanto dopo più di un giorno, cioè dopo essere stato arrestato per oltraggio resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Una vicenda davvero insolita quella che ha visto protagonista nei giorni scorsi A.Z, 53enne cesenaticense gravato da un casellario giudiziario ricco di precedenti.

Mercoledì scorso A.Z. si era recato alla caserma dei carabinieri di Cesenatico perché, stando a quanto poi ricostruito in aula, aveva intenzione di sporgere denuncia per un’ingiuria ricevuta. Si tratta di un reato, quello di ingiurie, depenalizzato dal 2016 ma il 53enne era comunque intenzionato a non farla passare liscia a chi l’aveva insultato.

L’ipotesi è che non abbia gradito il fatto di dover attendere per sporgere denuncia. O forse l’aver appreso che quel reato d’ingiuria non era più perseguibile penalmente ma sia nel frattempo diventato un illecito di tipo civile. Sta di fatto che ha “perso la testa”. Ha prima iniziato ad insultare una carabiniera con fare minaccioso: “Non me ne frega un c... di te: voglio parlare con un maresciallo. Io mi sono fatto tre anni di galera”. Davanti ai carabinieri poi accorsi sentendo la confusione nella sala d’attesa della caserma aveva reagito con frasi intimidatorie e sputando: “Ti ammazzo, ti faccio vedere io, ti faccio violentare in galera, vieni dove abito io che non ne esci, ti uccido”.

Più che sufficiente insomma per l’arresto.

L’uomo, il giorno successivo e dopo una notte ai domiciliari, era comparso (difeso dall’avvocato Andrea Ambrosini) di fronte al giudice Marco De Leva che ne aveva convalidato l’arresto.

Nel rito direttissimo (pm Anna Rava) per il 53enne è stata letta una condanna ad 8 mesi di reclusione. Una sentenza che non prevede pena sospesa per i tanti precedenti di diverso tipo che A.Z. ha sommato nel suo passato, e che quindi dovrà essere scontata in carcere una volta passata in giudicato.

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