Uomo ucciso a Bologna, fermata la moglie con l’accusa di omicidio aggravato

BOLOGNA. È stata fermata nella notte, con l’accusa di omicidio aggravato, la moglie di Giuseppe Marra, l’uomo di 58 anni trovato morto ieri nel suo appartamento in via Zanolini a Bologna. Il provvedimento, fanno sapere i Carabinieri, è stato emesso dalla pm Manuela Cavallo, e la donna, che ha 56 anni ed è difesa dall’avvocata Cristiana Soverini, è stata portata in carcere, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Era stata proprio la 56enne a dare l’allarme ieri mattina, quando era scesa in strada con i vestiti sporchi di sangue e in stato confusionale, chiedendo aiuto e facendo scattare l’intervento dei militari. Marra- che è stato trovato steso a terra, a pancia in giù, all’ingresso dell’appartamento, dove è stato rinvenuto anche del sangue- sarebbe stato colpito più volte al capo con un oggetto pesante.
Non ha confessato, ma ha fornito una versione dei fatti che gli investigatori non ritengono credibile ed è quindi stata fermata con l’accusa di omicidio. La moglie di Giuseppe Marra, difesa dall’avvocata Cristiana Soverini, sostiene che stava dormendo nel momento in cui sarebbe avvenuto l’omicidio e di aver trovato il corpo quando si è svegliata ieri mattina. Questa ricostruzione, però, non collima con gli elementi raccolti finora dagli investigatori, a cui alcuni vicini di casa hanno riferito di aver sentito dei rumori molto forti provenire dall’appartamento di Marra intorno alle 3 di notte. Senza contare che i Carabinieri, che stanno svolgendo le indagini, non hanno trovato segni di effrazione e che dall’appartamento non è stato portato via niente. Stando a quanto emerso finora, inoltre, Marra e la moglie avrebbero assunto droghe (cocaina, marijuana e probabilmente anche un’altra sostanza non ancora identificata con precisione), come confermerebbe anche l’esame tossicologico a cui la donna è stata sottoposta ieri pomeriggio, che avrebbe dato esito positivo con valori molto alti. Non è invece ancora stato trovato l’oggetto con cui Marra sarebbe stato colpito più volte alla testa. Sul punto, una delle ipotesi in campo è che l’omicida abbia sbattuto la testa della vittima contro uno spigolo fino a causarne la morte, ma in ogni caso continuano le ricerche dell’arma. Nei prossimi giorni verranno svolti tutti gli accertamenti del caso, a cominciare dall’autopsia e dall’analisi dei telefonini e dei dispositivi elettronici di Marra e della moglie.