Sport, l’Emilia-Romagna stanzia due milioni di euro per le società contro la fuga dei giovani

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  • 02 luglio 2025

BOLOGNA. Sostegno alle società sportive, contributi per organizzare eventi e fondi per contrastare la fuga di ragazzi e ragazze dallo sport. Supera i due milioni di euro lo stanziamento della Regione Emilia-Romagna per il biennio 2025-2026 per queste finalità, erogato attraverso tre nuovi bandi approvati dalla Giunta de Pascale. I primi due, con una dotazione complessiva di due milioni di euro, sono rivolti alla realizzazione di eventi sportivi e progetti motori su tutto il territorio emiliano-romagnolo. Il terzo, con uno stanziamento complessivo di 150.00 euro, è dedicato nello specifico a progetti di contrasto dell’abbandono dell’attività sportiva in età adolescenziale e giovanile. Da quest’anno l’adesione alla Carta etica dello sport della Regione Emilia-Romagna costituisce criterio di ammissibilità ai bandi. Le domande per tutti e tre gli avvisi possono essere presentate tra il 7 e il 31 luglio. Solo per gli eventi sportivi si aprirà una seconda finestra dall’1 al 30 settembre, dedicata ai progetti da svolgere in parallelo con l’anno scolastico. “Con questi bandi mettiamo a disposizione strumenti concreti, elaborati attraverso un confronto costante con il mondo sportivo regionale- spiega l’assessora regionale allo Sport, Roberta Frisoni- in una fase complessa per le finanze pubbliche, abbiamo scelto di continuare a investire nello sport come leva strategica per la salute, l’inclusione sociale, la crescita educativa e la cittadinanza attiva. Il lavoro svolto con federazioni, enti locali, associazioni, scuole e operatori del settore ci ha permesso di definire criteri più mirati e misure più rispondenti ai bisogni del territorio”.

L’obiettivo della Regione Emilia-Romagna è avere una realtà sportiva sempre più “accessibile, capace di coinvolgere tutte le generazioni e di promuovere benessere, partecipazione e coesione- afferma l’assessora- per questo abbiamo deciso di rendere l’adesione alla Carta etica dello Sport un requisito di accesso, valorizzando i principi che esprime: rispetto, parità, inclusione, sostenibilità, contrasto alle discriminazioni”. I destinatari dei bandi sono gli enti sportivi dilettantistici, le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva e le discipline sportive associate, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale. In futuro, assicura Frisoni, “continueremo a lavorare con metodo e responsabilità, convinti che il sostegno alla pratica sportiva, anche attraverso risorse mirate, sia parte integrante di una visione di società più giusta, attiva e solidale”.

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