Spiagge e Bolkestein, la Regione prova a coordinare operatori, Comuni e sindacati

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  • 16 ottobre 2025

BOLOGNA. «La Regione Emilia-Romagna fa squadra con Comuni costieri, associazioni di categoria, sindacati e rappresentanze del settore turistico e rilancia il lavoro di coordinamento sull’applicazione della direttiva Bolkestein per il settore balneare. Proposte operative per riattivare i tavoli di lavoro regionali, per definire linee guida comuni e costruire una piattaforma utile a garantire una applicazione omogenea sul territorio regionale, per salvaguardare il nostro sistema turistico», così oggi in una nota la Giunta dell’Emilia-Romagna torna sull’argomento delle concessioni delle spiagge. «L’obiettivo è anche quello di presidiare i prossimi passi annunciati dal Governo e assicurare in tutte le sedi che gli annunciati nuovi provvedimenti normativi, a partire dalla riforma del codice della navigazione e il decreto indennizzi, leggano le necessità del sistema balneare dell’Emilia-Romagna. Questi sono i temi emersi oggi durante gli incontri promossi dall’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, con tutti i rappresentanti dei comitati balneari, i Comuni costieri, le associazioni di categoria e i sindacati. Appuntamenti che danno seguito al programma di mandato regionale e segnano un nuovo passo nel percorso condiviso di accompagnamento dei territori nella fase di applicazione della direttiva europea».

«L’Emilia-Romagna fa squadra, a tutti i livelli, seguendo la sua migliore tradizione – ripete l’assessora Frisoni–. I tempi sono stretti e il quadro normativo purtroppo non è stato ancora definito in modo chiaro, il che non solo apre a una molteplicità di contenziosi, ma lascia scoperti anche temi fondamentali per garantire una gestione armonica di questa fase delicatissima, a partire dalla definizione di equi indennizzi e dalla garanzia di continuare sempre a offrire servizi di qualità per i nostri turisti. Lavoriamo insieme a sindaci, associazioni e operatori per elaborare linee guida condivise e proposte unitarie, con l’obiettivo di tutelare il nostro sistema balneare e accompagnare i territori in un passaggio complesso ma fondamentale. Il tema non riguarda infatti solo le spiagge, ma l’intera filiera turistica della costa, con un impatto diretto sull’economia regionale e sull’occupazione. Per questo è indispensabile un approccio coordinato e la piena partecipazione di tutti i livelli istituzionali. Abbiamo la responsabilità di governare al meglio questa partita e le sfide che essa pone e lo faremo rafforzando un metodo di lavoro unitario e condiviso con i principali attori dei territori per difendere e valorizzare un sistema economico e turistico strategico per l’Emilia-Romagna, che coinvolge migliaia di imprese e lavoratori».

Frisoni ha sottolineato anche la necessità di sostenere i Comuni costieri, spesso in prima linea ma con risorse limitate, in una fase che richiede certezze normative e strumenti adeguati.

«I Comuni sono stati lasciati soli finora a gestire procedure complesse e, come emerso oggi dalle notizie di stampa, non solo non hanno nessuna compartecipazione ai canoni demaniali, ma rischiano pure di dover rinunciare a una quota degli eventuali aumenti della tassa di soggiorno, che lo Stato intende trattenere fino al 30%. Serve un impegno comune per garantire equilibrio, sostenibilità e autonomia ai territori».

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