BOLOGNA. L’Emilia-Romagna congela (almeno per il momento) la riforma del calendario scolastico. E imbocca la strada del “tavolo di confronto”, per aprire “un ampio e lungo percorso di ascolto”, in modo da “armonizzare tutte le esigenze”. A dirlo è l’assessora regionale all’Istruzione, Isabella Conti, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all’interpellanza del consigliere Fdi Luca Pestelli. “Sgombriamo il campo da tanti fraintendimenti che ho sentito quest’anno- premette Conti- e fissiamo un punto zero nel dibattito”. Per prima cosa, mette in chiaro l’assessora, “le due settimane di giugno in più e le eventuali due settimane in più a settembre non sarebbero compatibili con il quadro normativo nazionale”. Detto questo, Conti ricorda di aver “sempre rappresentato le tante sollecitazioni e proposte arrivate all’assessorato su un tema caldissimo, che impatta molto sulle famiglie. Proposte che sono molto diverse tra loro e che non sono le linee programmatiche della Regione”. Sulla questione del calendario scolastico, sottolinea l’assessora, in questi mesi sono emerse “tutte posizioni legittime, ma in conflitto tra loro, che non possiamo ignorare”. Anzi, afferma Conti, “guai da parte nostra far calare dall’alto misure preconfezionate”. Per questo, spiega l’assessora, “abbiamo detto: avviamo un tavolo di confronto, perché la Regione Emilia-Romagna non si sottrarrà mai all’esercizio di armonizzare tutte le posizioni”.
La Regione quindi “farà ciò che ha sempre fatto su un tema così trasversale- assicura Conti- costruire un percorso di ascolto ampio, serio, trasparente con il mondo della scuola, con le sue rappresentanze, con gli enti locali, col sistema economico, con lo sport, col terzo settore, con le associazioni delle famiglie, in modo da comporre un quadro che intanto ci dia una fotografia realistica dei bisogni e che provi a ipotizzare possibili soluzioni. Solo alla fine di questo confronto sarà possibile valutare se esistono o meno le condizioni di una revisione del calendario e in quale direzione. L’obiettivo è garantire a studentesse e studenti una scuola di qualità”, afferma Conti. Scettico dal canto suo Pestelli, secondo il quale le ipotesi di revisione del calendario scolastico emerse nei mesi scorsi avrebbero portato “più problemi che benefici”. Poi, incalza: “Non so se interpretare le parole dell’assessora come un dietrofront. Fatto sta che oggi commentiamo non più una revisione del calendario scolastico, ma il proseguimento del tavolo di confronto”.