Scontri dopo la partita di calcio del Gambettola: in 10 dopo i Daspo a processo per rissa aggravata

Home
  • 20 settembre 2025

Sono stati raggiunti da Daspo per le manifestazioni sportive, ma in corso c’è anche un processo penale con l’accusa di rissa aggravata. È terminata ieri la parte istruttoria, nell’aula del giudice Andrea Priore, per quanto avvenne al termine del match di Eccellenza del 10 ottobre 2023 tra il Gambettola e il Novafeltria (2-0 per i padroni di casa il risultato sul campo). All’uscita dallo stadio ci fu un parapiglia tra persone a piedi e altre che si muovevano in scooter. Alcune delle quali armate di catene e bastoni, dalle ricostruzioni eseguite all’epoca dei fatti.

Daspo

Il marzo successivo scattarono i provvedimenti di allontanamento dalle manifestazioni sportive. Dieci Daspo emessi dal questore Claudio Mastromattei: durante il deflusso degli spettatori, si disse all’epoca, quattro ultras della squadra di casa, a bordo di due motocicli, si avvicinarono ai circa 20 tifosi ospiti, che si trovavano nei pressi delle proprie auto in procinto di ripartire per casa. I gambettolesi brandivano alcuni bastoni, gli ospiti hanno reagito utilizzando le aste delle bandiere. Ne nacque così una violenta rissa sedata solo dall’intervento dei carabinieri.

Dopo aver riportato la calma, i militari riuscirono a fermare e a identificare 10 dei partecipanti agli scontri, tra supporter del Novafeltria e ultras di opposta fazione che non vivono a Gambettola ma tra Santarcangelo e Bellaria. Tutte persone che ora hanno un’età compresa tra i 23 e i 37 anni.

All’esito dell’attività istruttoria svolta dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine della Questura, vennero adottati 10 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive (7 inibizioni della durata di un anno, uno di 18 mesi e due di 2 anni).

Il processo

«Una situazione incomprensibile quella vista». Ieri nel processo per rissa aggravata nell’aula il cui il pm era Marina Tambini, gli avvocati difensori Patrizia Maria Pantieri, Paola Monaldi e Riccardo Luzi hanno convocato come testimoni l’allora presidente e vice presidente del Novafeltria e una residente della zona che stava rincasando. Tutti hanno visto il parapiglia e le persone con catene e bastoni. Nessuno ha capito però le ragioni di un fatto simile. «I tifosi del Novafeltria se ne stavano andando a casa. E il Gambettola non ha una “curva organizzata” di tifosi. A vedere le partite vanno prevalentemente appassionati di calcio e parenti degli atleti. Alle persone in scooter che si muovevano con intenzioni da rissa tutti gridavano... “Ma che cosa state facendo”».

Sull’origine delle lite, in un match simile di un campionato non certo di primo livello d’interesse, non ci sono certezze. Alla prossima udienza accusa e difese faranno le loro richieste al giudice prima della sentenza. A processo ci sono D.M., 28enne di Novafeltria, F.S. 25enne di Talamello, A.A. 32enne di Novafeltria, N.P., 29enne di Novafeltria, M.M. 37enne di Santarcangelo, M.D. 30enne di Novafeltria, G.M., 24enne di Novafeltria, A.S., 24enne di Novafeltria, F.L., 23enne di Novafeltria, e D.V., 35enne di Bellaria.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui