Sanità Emilia-Romagna, la Corte dei Conti: «Agire sulla spesa»

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  • 27 giugno 2025

BOLOGNA. Il “porcellino” dei fondi regionali destinati alla sanità è nuovamente vuoto. È quanto emerge dal giudizio di parifica della Corte dei Conti regionale sul rendiconto 2024, con il presidente della sezione di controllo dell’Emilia-Romagna, Marcovalerio Pozzato, che ha analizzato a fondo i conti della sanità e le misure messe in campo dalla nuova giunta de Pascale.

Il disavanzo, che si aggira intorno ai 400 milioni di euro all’anno, è ormai “strutturale”, come sottolineato da Pozzato. Nonostante la manovra fiscale messa in atto dalla nuova giunta per il periodo 2025-2027 – che include ticket sui farmaci, IRAP e bollo auto – il magistrato contabile ha espresso un chiaro auspicio: «Io mi augurerei moltissimo che si riuscisse ad agire anche e soprattutto sul versante del risparmio della spesa, senza naturalmente colpire i servizi essenziali per i cittadini. Questo è il mio auspicio».

La constatazione sul 2024 è netta: i fondi accantonati dall’amministrazione per coprire il deficit sanitario «si devono nuovamente rompere». Pozzato ha spiegato ai cronisti che la Sezione di controllo ha compreso e comunicato alla Regione che «così andando le cose il disavanzo e il disallineamento sono strutturali».

La risposta della giunta de Pascale, con la manovra fiscale, è stata definita dal magistrato contabile come non “indolore”, ma necessaria: «è meglio mettere il punto prima che poi, naturalmente fronteggiando adeguatamente le problematiche. Parliamo effettivamente di un disavanzo di parte corrente che alla fine del quarto trimestre 2024 era di 378 milioni, una cifra piuttosto ragguardevole». La Regione, peraltro, «non pensava che fosse così alto», contando di coprire un disavanzo stimato intorno ai 200 milioni con il payback, una misura però “temporanea, non a livello continuato e permanente”.

Il presidente della Corte dei Conti ha infine guardato al futuro, ribadendo che, a seguito di uno studio sperimentale condotto con l’Università di Bologna, «stando così le cose c’è un disavanzo, un disequilibrio di parte corrente che è destinato a continuare». La ricostruzione dell’ultimo bilancio regionale è stata un “percorso abbastanza articolato”, con la sezione di controllo che ha dovuto «ricostruire, delibere alla mano, tutte le varie scoperture».

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