Sanità Emilia-Romagna, Fdi: «Il contributo chiesto agli over 65 è una nuova tassa, offensiva e discriminatoria»

BOLOGNA. Il contributo chiesto agli over 65 per garantire i servizi ai cittadini non autosufficienti è “inaccettabile”. Perché è una “nuova tassa, inutile girarci intorno”. A bocciare l’idea della Regione Emilia-Romagna è Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea legislativa. “Una misura che non ha nulla di equo né di sociale- afferma Evangelisti- ma che suona come un prelievo forzoso travestito da contributo”.
Secondo la capogruppo Fdi, l’idea “è semplice (e assurda): pagare in anticipo, solo per ragioni anagrafiche, servizi di assistenza che forse non si chiederanno mai. Badanti, cure domiciliari, strutture: tutto nel calderone, tutto da finanziare, anche se non si ha alcun bisogno”. Evangelisti si chiede se “è questo il modo della Regione di mettere al centro la salute e il paziente? No. Qui al centro c’è solo la cassa. E la scusa del bilancio sanitario solido suona beffarda se, per mantenerlo tale, si colpiscono a freddo le fasce più fragili e si tassano i cittadini solo per l’età che hanno”. In altre parole, attacca la capogruppo Fdi, “altro che tutela della fragilità: qui si raschia il fondo del barile. Ci chiediamo: dove finiscono le risorse pubbliche? Dove sono i tagli agli sprechi, le riforme strutturali, le scelte coraggiose? Basta scaricare colpe sul Governo. La Regione dica chiaramente cosa sta facendo con i soldi dei cittadini. E, soprattutto, ritiri immediatamente questa proposta offensiva e discriminatoria”, sferza Evangelisti.