Sanità, effetto Cau: calo del 6% nei Pronto Soccorso dell’Emilia-Romagna VIDEO

Primi 50.000 accessi nei Cau dell’Emilia-Romagna, che sono arrivati a 30 in totale (saranno 50, in base ai piani della Regione, alla fine del 2024). Dopo i primi tre mesi di funzionamento dei nuovi centri di assistenza per le urgenze destinati ai codici bianchi e verdi, si registra un primo calo negli accessi ai pronto soccorso: tra gennaio 2023 e gennaio 2024 si è registrato un 6% di pazienti in meno nei pronto soccorso della regione, “nonostante una situazione epidemiologica molto più pesante quest’anno”, come rileva l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che ha stilato oggi un primo bilancio sull’attività dei Cau accanto al presidente Stefano Bonaccini. “Vuol dire - prosegue Donini- che i Cau funzionano, i cittadini sono soddisfatti, facciamo affidamento sulla competenza e la qualità clinica e assistenziale di chi ci lavora per continuare a dare un servizi ai cittadini”. I tempi medi di attesa nei Cau sono attorno all’ora e mezzo, “anche se stanno diminuendo sempre di più. Noi vogliamo stare sotto le due ore di attesa per una prestazione di bassa complessità e direi che ci siamo”, chiosa Donini. Nell’83% dei casi l’assistenza è stata prestata interamente nel Cau stesso, dalla diagnosi alla cura. È del 7,5% invece la quota di coloro che si rivolgono al Cau ma poi devono essere trasferiti comunque al pronto soccorso.
Gli accessi in Romagna
A Imola 1.944 accessi dal 21 dicembre al 28 gennaio. A Cattolica 1.503 accessi dal 18 dicembre al 28 gennaio. A Cervia 1.184 dal 18 dicembre al 28 gennaio. A Cesenatico 459 dal 18 dicembre al 28 gennaio. A Mercato Saraceno 173 dal 18 dicembre al 28 gennaio. A Santarcangelo di Romagna 573 dal 18 dicembre al 28 gennaio. A Ravenna 443 dal 22 al 28 gennaio. A San Piero in Bagno 19 dal 22 al 28 gennaio. A Santa Sofia 19 dal 22 al 28 gennaio. Nel prossimo monitoraggio sarà considerata anche l’attività del Cau di Novafeltria, aperto da lunedì 29 gennaio.