Sanità, Cgil contro la Regione Emilia-Romagna sul contributo da chiedere agli over 65

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  • 12 maggio 2025

BOLOGNA. Fa discutere l’idea della Regione Emilia-Romagna, che vuole rivoluzionare l’approccio alla non autosufficienza puntando anche sulla richiesta di un contributo agli over 65 per garantire i servizi. A gelare gli assessori Isabella Conti e Massimo Fabi è la Cgil Emilia-Romagna, che invita ad “aprire un confronto serio evitando le boutade”. La proposta di cambiare sistema “per farsi carico degli oneri connessi all’invecchiamento e alla non autosufficienza- analizza il sindacato- con un contributo a carico degli over 65, può apparire innovativa, ma rischia di essere dirompente in un sistema universalistico che già arranca”. Secondo la Cgil, infatti, “prima ancora di lanciare l’idea di nuovi costi a carico degli anziani, sarebbe necessario consolidare il sistema vigente con il rafforzamento deliberato nel 2024 e non ancora attuato”.

Non solo. “Soprattutto sarebbe necessario investire per formare e trattenere le professionalità necessarie- avverte il sindacato- a cominciare da infermieri e operatori socio-sanitari, così come convenuto nella discussione con Cgil-Cisl-Uil sul bilancio regionale, destinando a questa finalità cinque milioni di euro”. Per la Cgil, infatti, “è indubbio che la sfida è epocale, ma temi così complessi e delicati non possono essere affrontati a mezzo stampa, prefigurando un sistema di tipo assicurativo, invece di fare riferimento alla fiscalità generale che è lo strumento deputato al finanziamento della sanità e delle prestazioni socio-sanitarie”.

Si tratta sicuramente di un “tema di risorse- afferma il sindacato- ma soprattutto è un tema di scelte politiche che devono tenere insieme soluzioni nazionali per garantire i livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni, equità nelle fonti di finanziamento, investimenti strutturali e organizzativi, qualità e riconoscimento del lavoro per evitare la fuga dal lavoro di cura”. A sostenere la presa di posizione della Regione è invece Filippo Diaco, consigliere comunale a Bologna della lista Conti ed ex segretario provinciale delle Acli. “Nei prossimi anni il numero degli anziani aumenterà- ricorda Diaco, intervenendo oggi in Consiglio comunale- mentre le risorse tendono sempre di più a diminuire. E’ chiaro che bisogna lanciare qualche proposta. E serve anche il coraggio di cambiare, altrimenti sarà una catastrofe sociale”. Diaco si augura quindi che “si possa aprire un dibattito sulla riorganizzazione dei servizi alla persona, mettendo intorno al tavolo tutti i soggetti interessati”. L’obiettivo è “rimettere al centro il tema del welfare- sostiene il consigliere comunale- e trovare risorse e strumenti che possano rispondere alle tante esigenze delle persone fragili e dei caregiver che abbiamo in regione”. Ad oggi in Emilia-Romagna sono circa 32.000 le persone anziane ospitate nelle strutture residenziali, pubbliche e private, e sono 190.000 i cittadini non autosufficienti.

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