Salvate dalla tavola e liberate a Cesenatico 400 anguille femmina VIDEO

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Sono state tutte liberate in mare le 400 anguille sequestrate lo scorso dicembre dalla guardia costiera di Cesenatico. Un carico di cento chili di prodotto privo di documenti autorizzativi per il commercio e la vendita. Viaggiavamo su un furgone, già confezionate in cassette sigillate sotto ghiaccio. Erano destinate a finire nei menù delle festività: cotte e servite in tavola. Messe sotto sequestro a dicembre la loro salvezza è arrivata in extremis in quanto erano una partita di pesce del tutto irregolare e senza permessi. Tanto più che l’anguilla europea è una specie a rischio estinzione e oggetto di programma di protezione internazionale Cites e progetti di salvaguardia. Durante questi mesi le 400 anguille, tutte femmine di circa 7 anni di età, sono state custodite e alimentate nella vasche della Facoltà di Acquacoltura e Igiene delle produzioni ittiche di Cesenatico, consegnate in custodia dalla guardia costiera.

Lunedì le anguille hanno ripreso la via del mare. Prese a bordo della pilotina della guarda costiera Cp 612, a mezzo miglia della costa di Cesenatico sono state liberate in acqua. «Per tre mesi le abbiano custodite e anche ristabilite nelle vasche di ricerca dell’Università - spiega Oliviero Mordenti, che da una dozzina d’anni con la sua equipe di ricercatori conduce studi e progetti scientifici sull’anguilla europea - Abbiamo concordato il giorno per portarle in mare con comandante di Circomare Cesenatico, Francesco Marzolla, e gli uomini della guardia costiera, e così le anguille sono state liberate. Ne abbiano contate 400, tutte di sesso femminile, di circa 7 anni e in età feconda. Sarebbero dovute partire per riprodursi trascorso l’autunno. Invece hanno mancato il periodo giusto per migrare fino ai Sargassi. Così trascorreranno ancora un anno qui in Adriatico: periodo che manca loro alla partenza. Anche per noi questo rilascio è stato una bella esperienza». Come per i salmoni del Pacifico, anche le anguille muoiono dopo essersi riprodotte. Mentre il viaggio di ritorno delle nuove nate avverrà raggiunto lo stadio di “ceche”: piccole, esili, trasparenti, filiformi. A tre anni di età lo intraprenderanno dirette verso le coste europee per andare a popolare lagune e fiumi. Durerà circa sei mesi.

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