S. Angelo di Gatteo, morto cadendo da 4 metri in azienda: a processo c’è il datore di lavoro

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  • 15 luglio 2025

È caduto da 4 metri d’altezza sbattendo la testa e per lui non c’è stato nulla da fare. È entrato nel vivo delle testimonianze ieri nell’aula del giudice Marco de Leva il processo per la tragedia sul lavoro avvenuta nella notte del 10 dicembre 2022 a S. Angelo di Gatteo all’interno della ditta “Orlandi “di via Giacomo Brodolini, un maxi stabilimento di produzione industriale specializzato in imballaggi di cartone e di legno.

A giudizio per l’ipotesi di omicidio colposo c’è il vertice dell’azienda (difeso dagli avvocati Iani e Callori del foro di Roma e dall’avvocato Luca Arginelli di Cesena) che renderà spontanee dichiarazioni sulla vicenda alla prossima udienza.

Quella notte a poca distanza dalle feste natalizie e di fine anno morì un operaio senegalese residente a Rimini: un dipendente storico dell’azienda, Massamba Ndyaie. In un incidente sul lavoro dalle cui indagini (il pm in aula è Vincenzo Bortlozzi) e dalle testimonianze rese finora in aula anche davanti alle parti civili costituite (le due mogli e un cugino della vittima sono difese dall’avvocato Vincenzo Gallo di Rimini) è emerso finora un quadro particolarissimo dei fatti.

Per ora in aula oltre ai parenti della vittima il giudice ha ascoltato la testimonianza del personale della Medicina del lavoro e del collega che era di turno con la vittima.

Massamba Ndyaie era un carrellista esperto, con i patentini necessari e i corsi sulla sicurezza svolti. Come anche ad altri suoi colleghi era capitato in passato, aveva commesso un errore. In manovra col muletto aveva sbattuto contro la saracinesca di un portellone di chiusura di una parte del magazzino, facendola uscire dai cardini.

Era notte fonda: forse per non disturbare nessun collega a casa a quell’ora, compreso il preposto alla sicurezza, decise di sistemare da solo la faccenda. Facendosi issare a circa 4 metri d’altezza ed appoggiandosi su una cassa di legno per provare con un cacciavite a sistemare il danno. Da quell’altezza è caduto, perdendo la vita. Alla prossima udienza di settembre verranno ascoltati i testimoni e un perito della difesa. Poi verrà programmata la data per la sentenza in cui il giudice sarà chiamato a decidere se e quali responsabilità in questa tragica morte debbano essere imputate al datore di lavoro.

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