Rimini. Viale Vespucci nel mirino dei ladri, l’ultimo colpo al residence Piccadilly

«Su viale Vespucci, d’estate, contro i furti serve il doppio del controllo». Titolari e lavoratori di negozi, ristoranti, ma anche delle strutture alberghiere nei mesi del pienone turistico, si sentono come in trincea: non passa giorno che non subiscano furti o, nelle peggiori delle evenienze, rapine o aggressioni fisiche. L’ultimo in ordine di tempo a subire l’azione dei soliti ignoti, il residence hotel Piccadilly di viale Vespucci. I ladri, probabilmente due persone, sono passati dal retro del residence, forse scassinando la porta secondaria, mentre quelle che danno sul viale restano chiuse se alla reception non c’è alcun dipendente. Una volta dentro hanno trovato le chiavi della cassaforte, l’hanno aperta e portato via 20mila euro in contanti. «è una violenza. Ci hanno sicuramente badati, sapevano cioè quando agire», dice con la voce piena di tensione la responsabile del Piccadilly. «Abbiamo le telecamere e il portiere di notte. Loro hanno agito nell’unica finestra temporale possibile, quella dalle 7 alle 8 del mattino, quando il portiere va via e noi non siamo ancora arrivati. Se penso che avremmo potuto trovarli ancora qui dentro mi viene la pelle d’oca. Ripeto è come subire una violenza».
Domenica mattina, invece, la violenza si è consumata eccome durante una rapina al Conad con titolare ferito e mandato all’ospedale. Poche ore dopo, la stessa sera di domenica 18 agosto, verso la chiusura, un’altra rapina. Vittima il commesso del mini market gestito da un cittadino bengalese, sempre in viale Vespucci a pochi passi dal Conad. L’uomo aggredito in strada è stato rapinato dell’incasso di 500 euro da tre soggetti magrebini. Uno è finito in arresto, si tratta di un marocchino di 25 anni residente a Bologna, gli altri due invece sono scappati.
Prima di Ferragosto, sempre in viale Vespucci, sono entrati sfondando il soffitto nel ristorante pizzeria Amerigo. Dopo essere saliti dall’esterno ed entrati da una finestra nei locali del primo piano, hanno aperto un buco nel pavimento, arrivando a sfondare il soffitto del ristorante. Una volta nel ristorante hanno aperto la cassa e prelevato 200 euro. «Più il danno al soffitto che il bottino», dice Fabio.
Vi sarebbero danni quotidiani per furti subìti che ammontano a più di 100 euro al giorno, nello store di una nota catena di prodotti per l’igiene e la casa, sempre in viale Vespucci. «è quotidiano da noi assistere a furti e taccheggi. Tentiamo di fermarli ma abbiamo anche paura perché spesso sono armati, hanno il coltello in tasca e ti minacciano», dice la responsabile del punto vendita “Dm”. «Ieri un papà con un bimbo nel passeggino ha rubato prodotti cosmetici, trucchi da donna, mascara e rossetto. Ma c’è anche un tizio, che oramai conosciamo, che arriva e ruba un sacco di deodoranti, o l’anziano in sedia a rotelle che imbosca prodotti per la cura del corpo. Gli diciamo, metti giù la merce e loro di norma lo fanno. Altre volte scappano. Ogni giorno è come essere in trincea».
«Volete sapere dei furti? Che brutta domanda, certo due o tre a settimana, soprattutto tanti furti tentati che noi becchiamo sul fatto», dicono da una boutique che vende scarpe e borse firmate. La sensazione, parlando con gli operatori economici di viale Vespucci, è che il problema micro criminalità c’è, a volte anche con conseguenze gravi, ma non è conveniente parlarne per non offuscare una stagione estiva spesso incerta e per non spaventare clienti e dipendenti. «Si fa quel che si può per non mollare, telecamere, sorveglianza notturna, qualcuno ha l’assicurazione contro gli atti vandalici». «Pago 1.500 euro l’anno - racconta Alam - titolare di un market stagionale. Un paio di settimane fa la polizia di Stato che passava in viale Vespucci a tarda notte ha visto la serranda del mio negozio un po’ sollevata. Mi hanno chiamato dicendomi “vieni che ti hanno svaligiato il negozio”. Ed era vero avevano anche rotto la serranda, ma dall’assicurazione ancora nessun risarcimento».