Caso Guerrina, la Curia non dovrà risarcire la famiglia. È quanto ha stabilito la recente sentenza del Tribunale di Arezzo, per il quale la Diocesi di Arezzo-Cortona e Sansepolcro non ha alcuna responsabilità nell’omicidio di Guerrina Piscaglia, dato che «non è stato né agevolato né reso possibile dalle funzioni pastorali» e considerando che l’assassino, il congolese Gratien Alabi, non avrebbe agito «sfruttando la propria posizione né vi è prova - conclude la sentenza - che abbia tratto vantaggio dalla propria funzione religiosa nell’attuazione del proposito criminoso». Spetterà dunque al 54enne Alabi, ex frate dell’ordine dei Premostratensi, tuttora in carcere (condannato in Cassazione a 25 anni per omicidio e distruzione di cadavere), sborsare un totale di 600mila euro, di cui 220mila al marito della vittima e 350mila al figlio disabile, oltre alle spese legali.
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