Rimini. Sinistra e Verdi, ecco i candidati alle regionali

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Alleanza Verdi e Sinistra Italiana schierano i loro rappresentanti riminesi alle elezioni regionali. I candidati sono quattro, due uomini e due donne. In ordine decrescente di età ecco Sauro Pari, 75 anni, attuale presidente di Fondazione Cetacea, poi Fortunato Stramandinoli, 42 anni, segretario regionale di Sinistra italiana, Domenica Del Prete, 25 anni, studentessa universitaria di Relazioni internazionali a Bologna, e Simona Monti, grafica di 43 anni.

Nei “must have” della linea politica dei candidati consiglieri regionali, che ieri pomeriggio hanno ufficializzato le loro candidature alla Vecchia Pescheria a Rimini, ci sono i temi baluardo della Sinistra. Quelli dell’attenzione all’ambiente, la lotta al negazionismo del cambiamento climatico, l’attenzione alla problematica della casa e del caro affitti e il contrasto al lavoro precario e sottopagato.

Una proposta prettamente indirizzata alla tutela della Valmarecchia e al contrasto del suo spopolamento è quella avanzata da Pari, che, ricordando il valore naturalistico dell’area, la sua natura di «culla del Marecchia e sorgente della nostra acqua», lancia un monito contro i rischi dell’inquinamento nella valle, su cui incombe la “minaccia” del maxi polo avicolo Fileni. «Dobbiamo creare salario minimo territoriale e dare lavoro ai giovani nella manutenzione del territori, stabilendo uno stipendio per tenere puliti i boschi e i fiumi della Valmarecchia». Una mossa che Pari inserisce nel piano di «alleanza tra giovani e vecchi che la politica deve promuovere». E tra i giovani in politica c’è anche Domenica Del Prete, che fiera dei suoi 25 anni promette di battersi per «il coinvolgimento dei giovani nei luoghi di rappresentanza» Così da tenere alta l’attenzione su temi come il «diritto all’aborto libero, allo studio, il contrasto alla crisi climatica, i problemi del lavoro stagionale». E a proposito ribadisce che «il problema di noi giovani non è che non abbiamo voglia di lavorare: la verità e che abbiamo una diversa sensibilità e non siamo più disposti a scendere a patti sul lavoro o sulla nostra dignità».

Sul tema della casa e degli affitti elevati, che ostacolano il godimento di un diritto si batte invece soprattutto Fortunato Stramandinoli, di professione orientatore al lavoro, che punta l’accento sull’inaccessibilità, per molti, di «un tetto sopra la testa e della necessitò che venga introdotto uno stipendio minimo regionale. Non è possibile che una persona, per dormire al caldo, spenda il 70% delle sue entrate».

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