Ancora un’altra incursione in una scuola riminese. «L’ennesima», sottolinea la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Marvelli, dove anche nella notte tra venerdì e sabato qualcuno si è introdotto nell’aula di informatica portando via diversi computer portatili e dispostivi digitali.
«Siamo presi di mira», ammette la preside, che osserva come l’ondata di razzie che negli ultimi mesi sta interessando molti plessi riminesi non sia certo opera di improvvisati. «Non si tratta solo di rubare gli spicci dei distributori automatici, ma di persone che sono ben a conoscenza del fatto che con il Pnrr le scuole hanno potuto acquistare materiale informatico e strumenti digitali, di cui sono evidentemente interessati a impossessarsi».
Ancora in attesa di quantificare esattamente i danni dell’ultimo furto subito («ma già dieci pc - osserva la dirigente - saranno almeno 5mila euro»), la preside fa la conta degli attacchi subiti dalle scuole dell’istituto comprensivo che dirige. «A partire da ottobre - riferisce - sono dieci gli episodi che abbiamo registrato, tutti denunciati alle forze dell’ordine: ai carabinieri, o, come più spesso è avvenuto per ragioni di competenza territoriale, alla polizia». L’istituto comprensivo Marvelli raggruppa infatti molte scuole, alcune delle quali, come quella a Santa Cristina o di Corpolò, (dove infatti negli ultimi mesi si sono verificati furti) nel forese.