Rimini. «La mia cagnolina sbranata da un lupo nei campi a San Vito»

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«Cercavamo disperatamente la nostra cagnolina, poi mio marito l’ha ritrovata, il pomeriggio, sotto a un cespuglio, nei campi. Sbranata». E’ accaduto lo scorso sabato, ma Katia Lo Russo, che vive insieme alla sua famiglia nelle campagne di San Vito, non riesce ancora a celare l’angoscia nel rivivere la vicenda. E il terribile sospetto che da subito si era fatto largo nella mente dei padroni di Lilli, meticcio di media taglia, ha trovato drammaticamente conferma quando i resti del cane sono stati mostrati ai carabinieri forestali, prontamente intervenuti. A ridurla così, era stato un lupo. Un lupo, spiega la sanvitese, «di cui i carabinieri ci hanno riferito esserci state già numerose segnalazioni da parte dei residenti di queste zone. Zone di campagna, sì, ma abitate, con campi coltivati, famiglie con bambini che ci vivono e numerose persone che lavorano la terra».

Ma della presenza del lupo solitario, Katia ha trovato conferma personalmente anche con il passaparola dopo la condivisione sui social della foto di Lilli e dell’annuncio della sua scomparsa. «Ho saputo che altri cani sono stati aggrediti e uccisi da questo animale selvatico, e che molti l’hanno avvistato all’alba nei nostri campi».

Azzannata

L’animale selvatico infatti è entrato in azione durante le ore notturne, tra venerdì e sabato scorso. «Noi siamo rincasati venerdì sera intorno all’una e la nostra cagnolina, che era anche molto anziana ma in buona salute, era fuori dal portone, dove si accuccia sempre. La mattina successiva però non l’abbiamo più trovata e allora abbiamo iniziato a cercarla, fino a quando, nel pomeriggio, mio marito non l’ha trovata, morta sbranata nei campi intorno a casa nostra». «E’ stato terribile - confessa la donna - e per quanto i carabinieri, così come un esperto di fauna selvatica di cui ci hanno suggerito il contatto, siano stati gentili e disponibili, non posso fare ma meno di domandarmi perché, se la presenza di questo lupo solitario era stata già riscontrata, non sia stata avvertita la popolazione». «Mi è stato spiegato - continua - che il Piano lupo è di competenza regionale e che ancora non è stato attivato, ma bisognerà pur fare qualcosa. E’ per questo che ho deciso di raccontare quanto accaduto: per mettere in guardia le altre persone, che abbiano cura dei propri animali e facciano attenzione al lupo che si aggira nei dintorni di San Vito».

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