Rimini. Detenuto per tentato omicidio, cerca di evadere: bloccato da un agente della Penitenziaria

La polizia penitenziaria del carcere dei Casetti di Rimini ha sventato un tentativo di evasione dal muro di cinta della casa circondariale. E’ successo domenica 14 luglio quando, durante un ordinario turno di sentinella, il poliziotto addetto alla sorveglianza ha notato un detenuto mentre tentava di evadere scavalcando la recinzione dell’area giochi allestita per i colloqui con i minori. L’uomo, infatti, una volta riuscito a raggiungere il muro di cinta, si è fermato perché si è accorto della presenza del poliziotto. A quel punto è tornato indietro e si è nascosto all’interno dell’area verde per aspettare un momento più favorevole e magari una distrazione nella sorveglianza. Ma l’agente di polizia penitenziaria si è accorto del maldestro tentativo del detenuto, l’ha individuato e raggiunto. L’uomo è stato quindi ricondotto regolarmente all’interno dell’area detentiva.
Il plauso del sindacato
«Al poliziotto intervenuto ed a tutti colleghi va il plauso del SiNapPe - si legge in una nota del sindacato autonomo della polizia penitenziaria - che nonostante la grave carenza organica più volte lamentata, il carico di lavoro insostenibile, l’esponenziale stress psicofisico vissuto, il reparto di Rimini riesce comunque a garantire il regolare svolgimento dell’attività lavorativa».
In carcere da pochi giorni
Il detenuto che ha tentato l’evasione era in carcere dall’8 luglio scorso, quando era stato arrestato dalla polizia di Stato per tentato omicidio. Si tratta di un 26enne cittadino somalo che aveva aggredito un connazionale di 30 anni con un coccio di bottiglia lasciandolo a terra sanguinante.
Il grave episodio
L’episodio risale al tardo pomeriggio di domenica scorsa 7 luglio quando un equipaggio della squadra Volanti era intervenuto intorno alle 19 circa, al parco “Fabbri” per una lite tra due persone. Il 30enne colpito con i vetri aveva subito 50 punti di sutura. Secondo quanto raccolto dalla polizia, il 26enne aveva reagito al rifiuto del connazionale di consegnargli la somma di 20 euro. “Se non mi paghi ti uccido” aveva urlato, aggredendo il 30enne e tagliandolo in più punti con la bottiglia rotta.