Marito e moglie, entrambi attivi nel settore delle cure dentali, sono finiti a processo dopo la querela di un cliente che aveva trovato il loro studio di Morciano sbaraccato quando si era ripresentato da loro per curare i disagi conseguenti proprio a un intervento da loro realizzato.
Dalla denuncia era scattata un’indagine dei carabinieri di Morciano culminata con le imputazioni di esercizio abusivo della professione e truffa.
Lunedì mattina, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Rimini, la coppia è stata condannata a un anno e 4 mesi lui, Antonio Colella, classe ’67, e a dieci mesi lei, Donatella Mengozzi, classe ’60. Marito e moglie, assistiti dall’avvocata Ilaria Felici (dello studio legale Bartolucci Felici) sono stati giudicati colpevoli di esercizio abusivo della professione, in quanto, nel corso dell’istruttoria, è emerso come per eseguire l’intervento, a cui era stato sottoposto l’uomo che li ha poi denunciati, era necessario essere un dentista. La qualifica di Colella era invece quella di odontotecnico. Per quanto riguarda l’accusa di truffa, invece, la giudice Adriana Cosenza ha stabilito il non luogo a procedere perché la querela non era stata presentata nei termini utili. Dal canto loro invece i coniugi hanno sempre respinto ogni accusa, sostenendo di essersi sempre qualificati come odontotecnici e di avere agito in buona fede. Dopo la lettura delle motivazioni, per cui la giudice si è riservata 90 giorni, decideranno se impugnare la sentenza.