Riccione, il consiglio vota l’incompatibilità dell’ex sindaca Renata Tosi

RICCIONE. Il Consiglio comunale di Riccione ha approvato nella seduta di ieri una delibera che avvia formalmente la procedura di contestazione della causa di incompatibilità nei confronti della consigliera di minoranza ed ex sindaca, Renata Tosi. La decisione, approvata con 13 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astenuti, si basa sul Testo unico degli enti locali.
La delibera trae origine da due cause civili pendenti tra la consigliera Tosi e il Comune di Riccione. Secondo la normativa vigente, un consigliere comunale non può ricoprire l’incarico se ha una “lite pendente” con l’ente, salvo specifiche eccezioni. Il Ministero dell’Interno, interpellato dall’Amministrazione, ha escluso l’applicabilità di esimenti, in quanto le vicende legali in corso non sarebbero legate all’esercizio del mandato pubblico, ma a responsabilità personali.
Con l’approvazione della delibera, il Consiglio ha avviato l’iter previsto. La consigliera Tosi ha ora dieci giorni dalla notifica del verbale per presentare osservazioni o per rimuovere la causa di incompatibilità.
«L’amministrazione comunale ha dimenticato di dire che le due cause pendenti sono state avviate dall’attuale amministrazione con firma del sindaco Angelini», ha replicato Tosi che ha evidenziato come questo non sia «un dato di poco conto», poiché se un sindaco avvia cause, anche pretestuose e a spese dei cittadini, contro un consigliere comunale (in particolare se di minoranza o ex sindaco), questo può innescare una procedura di incompatibilità ancor prima che la causa abbia iniziato il suo iter.
La consigliera ha concluso il suo commento con parole forti, definendo l’accaduto «la più buia pagina politica di Riccione»: «Voler cacciare dal consiglio comunale l’avversario politico (democraticamente eletto) dà chiaramente il livello estremamente basso al quale è giunta l’amministrazione e la maggioranza Riccionese».