Onoranze funebri Taffo presto a Rimini: «In due settimane già 300 candidature»

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«Circa 300 domande di lavoro, in due settimane di annunci». Per Taffo funeral service la crisi di manodopera e personale sembra non esistere. Stipendi esorbitanti? Il responsabile di Taffo della provincia di Ancona, prossimo ad aprire una filiale a Rimini in piazza Mazzini, giura che non è questo il segreto dell’appetibilità delle offerte dell’agenzia di onoranze funebri divenuta celebre per un fatto molto singolare. Quello di puntare su una strategia di marketing che ironizza sulla morte. «Non conta solo il compenso. Noi - spiega infatti Emanuele Romagnoli, manager 45enne - siamo un’azienda giovane e in espansione, conosciuta in tutta Italia. Alle persone piace sapere di lavorare in un luogo in cui possono crescere, in un ambiente sereno e all’avanguardia». «Certo - puntualizza - per quanto possiamo puntare sull’ironia, sempre un’agenzia di pompe funebri siamo. E’ un lavoro per cui bisogna essere portati. Empatia e delicatezza sono importantissime».

La professionalità

L’obiettivo di Romagnoli è quello di aprire tra settembre e ottobre un ufficio con show room di bare e urne, «anche per animali, con la possibilità di creare gioielli con le loro ceneri», in uno spazio di circa 100 metri quadri, appunto in piazza Mazzini. «Cerchiamo un direttore di agenzia, uomo o donna, anzi, - precisa - di solito abbiamo preferenze per le donne, uno o più necrofori, il personale che si occupa dell’allestimento della camera ardente e della cerimonia funebre, e il tanatoesteta, che prepara la salma con la vestizione, il trucco, il parrucco. E nei casi di morti non naturali si occupa della ricostruzione del viso, ad esempio nel caso delle persone incidentate, che devono essere ricomposte». Si tratta di una professione, spiega Romagnoli, che in Italia svolgono in pochi, ecco perché Taffo si occupa anche di fare corsi di formazione per gli aspiranti truccatori dei morti. In questo caso, lo stipendio si può innalzare parecchio rispetto a quello base per un dipendente di pompe funebri alle “prime armi” ( «sui 1.500 euro al mese» chiarisce il manager), in base a come stabilito dal contratto collettivo nazionale del settore.

Un altro aspetto da considerare è che la morte non conosce festivi e fine settimana. «Siamo aperti anche nel week end, facciamo i turni. Alle quattro persone che cerchiamo inizialmente ne possiamo aggiungere altre strada facendo, a seconda delle necessità». Ma nemmeno la possibilità di dover lavorare nel fine settimana, che sembra scoraggiare tanti giovani a lanciarsi nel mondo della ristorazione, blocca le candidature. «Sono quasi 300 quelle arrivate su Indeed, da persone della zona. Anche perché essere residenti nella stessa area dell’agenzia è uno dei requisiti che valutiamo per l’assunzione». «No - conclude con tono risoluto - Taffo non ha mai avuto difficoltà a reperire dipendenti».

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