Nudo e sanguinante in centro a Cesena dopo il “festino” con alcol sesso e droga

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  • 24 dicembre 2024

Il più infuriato, in strada, mentre i soccorsi prendevano faticosamente corpo, era il proprietario dello stabile dove, due notti fa, si è consumato un difficile soccorso da parte delle forze dell’ordine. Facilmente non mancherà di chiedere i danni per l’accaduto ad una coppia di suoi affittuari ed in particolar modo a lui, 38 anni, cuoco di un noto ristorante del cesenate, per il quale prima dell’alba di ieri è stato necessario mettere in moto una macchina di soccorsi che ha impegnato due mezzi del 118, altrettante pattuglie della polizia di stato, per poi finire (ancora preda di una euforia violenta da droghe e alcol) a “disturbare” anche l’impegno ed il lavoro per tutti i pazienti da parte degli operatori del pronto soccorso.

I soccorsi

Nudo, in strada, completamente insanguinato. È come poco dopo le 5:30 i residenti della zona svegliati dal rumore, hanno visto questo cesenate. Appena uscito da una abitazione che si trova a non molta distanza dalla Barriera. «Lasciatemi stare, non mi serve nulla, devo andare a lavorare». Erano le uniche cose che ripeteva, mentre i soccorritori pietosamente cercavano di coprirlo almeno con una coperta nel gelo della notte.

Quella condizione in cui versava era il “risultato finale”, si è appreso poi, di una nottata di “grande euforia” da parte del 38enne. Che “in cambio” di un quantitativo non meglio identificato di cocaina da consumare (non ne è stata trovata in casa, quindi evidentemente l’aveva ormai tutta in corpo) aveva accettato di essere “parte attiva” di una “festicciola” a base di alcolici, droga e sesso sfrenato.

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La chiamata di soccorso avuta dagli operatori di sicurezza era arrivata da alcuni vicini di casa. Che temevano che il 38enne si stesse suicidando. A spiegare “i contenuti” della notata brava e che non vi fossero intenti autolesionistici volontari nel suo atteggiamento, è stata invece la sua fidanzata, arrivata di li a poco assieme ai soccorritori. Per capire cosa fosse successo ed esattamente dove, al 118 ed alla polizia è bastato seguire la tracce di sangue lungo i tre piani di scale dei vani comuni del condominio dove il 38enne vive. Per arrivare dove l’uomo, in preda ai deliri dello sballo, aveva sfasciato mobili procurandosi ferite a profusione; e dove erano ancora ben visibili le tracce della “festa” descritta poi dalla sua fidanzata.

Trascinato in pronto soccorso, anche dopo i primi “sedativi” ed in attesa di analisi e cure più approfondite, il 38enne ha continuato a dare in escandescenza. Tanto che per placarne l’impeto è stato necessario contenerlo. Passati dopo molte ore gli effetti della “notte brava” e dopo un’accurata visita psichiatrica, nel tardo pomeriggio di ieri è stato dimesso dal Bufalini. Ora ad attenderlo ci sono le ire del suo padrone di casa intenzionato, quanto meno, a chiedergli un congruo “arrotondamento” dell’affitto per riparare i danni creati e l’allarme causato tra gli altri residenti dell’area.

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