Nubifragio, a Rimini caduti 74 millimetri di pioggia in un’ora. Il meteorologo: «Ecco cosa è successo»

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  • 24 agosto 2025

RIMINI. «La precipitazione di Rimini urbana (rete osservativa ARPAE), di 55,0 mm in un’ora, è da considerarsi di assoluto rilievo, poiché si tratta del quinto valore orario più elevato dal 1934». A dirlo è il meteorologo Pierluigi Randi che sul suo profilo Facebook ha analizzato quanto è successo questa notte sulla costa romagnola. «Di questi primi cinque eventi di pioggia massima oraria occorsi in 92 anni, ben tre si sono manifestati nell’arco degli ultimi 12 anni (2013-2024-2025), aspetto che dovrebbe far meditare. Ancora più significativo è il dato di 74,4 mm caduti, sempre in un’ora, presso Rimini AUSA (ARPAE); qui però manca una storia sufficientemente robusta per caratterizzare appieno l’evento sotto il profilo statistico, ma basta considerare che nell’intero mese di agosto dovrebbero cadere 48,6 mm (media del trentennio 1991-2020)».

«Molto intense», aggiunge Randi, «anche le raffiche di vento lineari (downburst umidi, ma con queste dinamiche qualche tromba marina non si può mai escludere), localmente superiori a 100 km/h (del tutto compatibili con le condizioni ambientali in cui si è innescato il sistema), all’origine di danni anche materiali».

Randi definisce “molto cattivo” il sistema temporalesco che ha interessatao la costa ravennate ma soprattutto cervese e riminese. «Nato, sviluppatosi e intensificatosi lungo un boundary di basso livello tra flussi da NE (bora) e da W (legati alla circolazione notturna locale e interna allo strato limite) che si sono dati appuntamento sull’area costiera laddove in quel lasso di tempo transitata una discreta corrente a getto in alta quota da NW che ha dato una bella mano a incrementare lo shear in velocità in merito al profilo verticale del vento, e un’avvezione fredda e secca in media e alta troposfera. Lungo quel confine di basso livello, i venti confluenti hanno accumulato masse d’aria ricche di vapore acqueo (moisture flux convergence) concentrando nell’area valori di acqua precipitabile oltre i 45 mm, con valori di Ppr (Potential precipitation rate) eccedenti i 100 mm (vedere la simulazione numerica sotto l’immagine radar).

Ovviamente la presenza di acque superficiali assai calde, tipico della fase finale dell’estate, ha fornito un importante contributo di termini di vapore acqueo e calore latente».

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