Morta Sandra Milo: fu la musa di Fellini - Gallery

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  • 29 gennaio 2024

È morta a 90 anni l’attrice Sandra Milo. Nata a Tunisi l’11 marzo del 1933, vero nome Salvatrice Elena Greco, fu musa del regista Federico Fellini e protagonista del cinema italiano negli anni Sessanta. Tra i suoi film più noti Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma Giulietta degli spiriti e 8½. Sandra Milo ebbe quattro mariti e tre figli: Debora, Ciro e Azzurra. Si è spenta a Roma tra l’affetto dei suoi cari.

Circa 70 film all’attivo

Una settantina i film all’attivo: si va da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni. Socialista ai tempi di Bettino Craxi che frequentò per due anni, per 17 anni amante di Federico Fellini (una cosa confessata per la prima volta a Porta a porta nel 2009), si può dire che abbia fatto della sua vita affettiva un vero e proprio film. E questo già dalle nozze nel 1948, a quindici anni, con il marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato 21 giorni), fino alla relazione di undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all’unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra).

Con Rossellini e Fellini

Tornando alla sua carriera, il primo ruolo importante arriva nel 1959 con ‘Il generale Della Rovere’, per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpretava il ruolo di una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo fu quello ricoperto poi l’anno dopo in ‘Adua e le compagne’ di Antonio Pietrangeli. È poi protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film ‘Fantasmi a Roma’ ancora di Pietrangeli.

Nel 1962 torna al cinema con ‘Il giorno più corto’ di Sergio Corbucci, dove recita con Totò , Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi. Cruciale poi l’incontro con Fellini che la chiamava affettuosamente ‘Sandrocchia’ e la rese protagonista di due capolavori: del 1963 e Giulietta degli spiriti del 1965. È stata anche diretta, fra i tanti, da Luigi Zampa in ‘Frenesia dell’estate’ del 1963, da Dino Risi in ‘L’ombrellone’ del 1965, a fianco di Enrico Maria Salerno, film girato a Riccione.

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“Una protagonista del cinema italiano”

“Vola via una protagonista del cinema italiano. Con la scomparsa di Sandra Milo piccolo e grande schermo perdono una grande artista di talento dal carisma travolgente. Un’interprete unica, capace di cambiare registro con estrema semplicità, passando dall’interpretare personaggi complessi ad altri più leggeri. Nella sua lunghissima carriera ha affascinato ed è stata musa di grandi registi come Federico Fellini e ha conquistato il cuore di milioni di italiani”. Così il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni alla notizia della morte dell’attrice.

A Rimini e “Piccoli Fans”

Sandra Milo venne spesso in riviera: tra le sue apparizioni, la partecipazione nel 2010 alla cerimonia organizzata dalla Fondazione Fellini, madrina dell’edizione del premio che quell’anno fu assegnato a Paolo Sorrentino. In quei giorni partecipò anche alla presentazione in Cineteca di un documentario dedicato a Flaiano. Nel 1987 portò il “Bandiera Gialla” in tv con il famoso programma “Piccoli fans”, trasmissione pomeridiana per bambini. La sua ultima apparizione a Rimini lo scorso anno in occasione della sfilata di Alberta Ferretti davanti a Castel Sismondo, nel cuore outdoor del Museo Fellini.

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