Lugo, vandalizzato il presepe, danneggiate le statuine di Gesù e della Madonna

Orrore in piazza a Lugo, bimbo e madre mutilati e lasciati al gelo. Il parroco della Collegiata-San Gabriele esternando il suo sconcerto ha usato parole molto dure: «Ero quasi sicuro che qualche balordo avrebbe seviziato la statuina di Gesù bambino nel presepe al centro del Pavaglione, ma non pensavo in così pochi giorni».

È questo il messaggio che don Leonardo Poli ha voluto condividere nella chat a cui hanno accesso un migliaio di fedeli per commentare l’atto vandalico. Qualcuno ha infierito contro quelle due statuine del presepe accanto al grande albero di Natale, tranciando il braccio destro e lesionando la mano sinistra del più piccolo per poi prendersela anche col braccio di Maria.

Illesi invece Giuseppe e i due animali alle loro spalle. Il gesto ha provocato molta indignazione, anche nella galassia dei non fedeli. Esattamente come era già successo due anni fa, sempre con lo stesso povero bambino: nella notte di Capodanno gli avevano tranciato la testa e il braccio sinistro, forse con dei petardi. Con la stessa modalità erano state squarciate 7 delle grandi e gommose palle natalizie della piazza. La statuina era stata poi restaurata e posizionata al suo posto.

Adesso invece la scelta potrebbe essere quella di “porgere l’altra guancia”.

«Abbiamo deciso di lasciarlo così mutilato - spiega don Leo - e di scriverci a fianco “Gesù offre il suo amore anche a chi si prende gioco di lui”».

Certo è che quella statuina non è durata molto, ma in realtà anche nel primo raid di due anni fa l’incolumità era svanita al settimo giorno.

In zona è usanza posizionare il bambin Gesù solo nella tarda serata del 24 dicembre. Quest’anno invece - forse anche per far smettere di credere che qualcuno l’avesse già rubato - si era scelto di adagiarlo subito in mezzo ai genitori.

«Rattrista che lo spirito del Natale non abbia coinvolto tutti e che ci siano persone che si divertono in simili bravate - commenta dispiaciuta la sindaca Elena Zannoni -. Un gesto assolutamente inspiegabile e presumo legato solo al gusto di rovinare qualcosa che per altri ha un significato importante, soprattutto per i tanti bambini che lo vanno a vedere ogni giorno. Ci siamo attivati subito per chiedere la sistemazione o la sostituzione da parte della persona che ogni anno ci supporta nell’allestimento e che ringraziamo per la grande disponibilità».

Sarà difficile risalire all’autore o al gruppetto che ha oltraggiato quelle due icone sacre.

«Non ci sono telecamere che puntano verso il presepe - conferma la prima cittadina - e non sappiamo quando possa essere successo, quindi è un vandalismo che presumibilmente resterà impunito, purtroppo. Comunque, si può rompere un oggetto, ma non il senso di comunità, che noi continueremo a coltivare e che evidentemente queste persone non hanno».

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