L’Ausl ai dipendenti: “Occhio ai social, possono ledere l’immagine aziendale»

Home

Una serie di norme volte a regolare i comportamenti dei dipendenti dell’Ausl Romagna nell’utilizzo dei social media, e più in generale della tecnologia, specie quando si utilizzano i mezzi di comunicazione aziendali o si è in smart working. L’Ausl Romagna ha da poco aggiornato il suo codice di comportamento, estendendo e precisando le norme di comportamento in un ambito sempre più importante: quello della comunicazione. Raccomandando quindi ai dipendenti equilibrio visto che lavorano in un settore molto delicato come la sanità dove, si è visto con la pandemia, il modo di porsi verso l’esterno deve essere esemplare. E quindi pur permettendo ai dipendenti di utilizzare gli strumenti informatici dell’azienda per «assolvere incombenze personali senza allontanarsi dalla sede del servizio» è necessario evitare di utilizzarli in modo improprio o comunque in modi che «potrebbero compromettere la sicurezza e la reputazione dell’azienda».

Ma è l’uso privato dei social media la parte più interessante: l’Ausl Romagna, fatte salva la libertà di espressione e i diritti sindacali, raccomanda di astenersi da «dichiarazioni oltraggiose, discriminatorie, offensive che possano essere fonte di responsabilità dell’azienda», Inoltre i dipendenti sono invitati ad esprimere le proprie opinioni e i propri giudizi su eventi «in modo che essi non siano in alcun modo attribuibili direttamente all’Ausl». Sembrerebbe un dettaglio di poco conto ma è bene ricordare quanto sia importante in un ambito, quello sanitario, in cui buona parte del personale, i medici, è formalmente inquadrato come dirigente. Dato che i social media sono «spazi potenzialmente pubblici» anche nell’uso privato i lavoratori devono «mantenere un comportamento corretto ed eticamente in linea con il ruolo di dipendente pubblico». Non devono pubblicare «commenti, informazioni, foto/video/audio che possono ledere l’immagine dell’azienda, l’onorabilità dei colleghi nonché la riservatezza o la dignità delle persone e in particolare dei pazienti/utenenti».

L’Ausl Romagna chiede cautela anche nell’ambito dei rapporti con gli organi di informazione. Che, si specifica, sono «a cura della direzione aziendale» la quale va informata ogni volta si entra in contatto con un cronista. A questo proposito non devono nemmeno essere create pagine internet o profili social paralleli a quelli istituzionali per dare informazioni agli utenti.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui