Donna accoltellata in piazza Baracca a Ravenna. Una decina di colpi con il coltello del grana

Una decina di coltellate, sferrate in tutto il corpo, volto compreso, una donna rimasta a terra esanime e un uomo arrestato per tentato omicidio. Il silenzio della notte squarciato dalle urla e piazza Baracca che ancora una volta si trasforma in una delle zone più critiche del cuore della città. Il dramma sfiorato tra mercoledì e giovedì, a cavallo della mezzanotte, non è tuttavia l’ennesimo episodio di violenza nell’ambito di una relazione di coppia. Piuttosto - così si apprende - l’esito di un presunto tentativo di rapina ai danni di un negozio di alimentari e ortofrutta.
In manette il titolare dell’attività, Sarder Siddiqur, bengalese di 43 anni in Italia da tempo e incensurato. Avrebbe aggredito brutalmente una ragazza 36enne di origine algerina, entrata a quell’ora nella piccola attività. Cercava soldi, così pare. Ma la ricostruzione dell’esatta dinamica dei fatti è ora al vaglio dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Coco.
I primi a chiamare le forze dell’ordine sarebbero stati alcuni passanti, segnalando una lite tra due persone. Al loro arrivo i carabinieri del Nucleo Radiomobile e del Reparto Operativo hanno trovato la donna riversa a terra. Il sangue, uscito copioso, era evidente anche sulla porta d’accesso dell’attività, ora posta interamente sotto sequestro su disposizione della Procura. Il titolare, era ancora lì, pietrificato; non ha opposto resistenza, né ha proferito parola ai militari che lo stavano arrestando.
Nel frattempo i sanitari del 118 hanno soccorso la donna, la cui identità, essendo sprovvista di documenti, è rimasta sconosciuta nelle prime ore.
Il negoziante ha invece deciso di parlare durante la notte rispondendo alle domande del pm alla presenza dell’avvocato Maria Grazia Russo, nominato d’ufficio. Durante l’interrogatorio avrebbe raccontato a caldo gli attimi cruciali dell’aggressione, fornendo una dinamica che ora sarà confrontata con eventuali filmati dei circuiti della videosorveglianza presenti sia nella zona, sia all’interno del negozio. Un’opportunità che lo straniero avrà anche nelle prossime ore, non appena sarà fissata l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.
Sul posto i militari hanno trovato e sequestrato l’arma utilizzata nell’aggressione: un coltello “taglia grana”, di quelli con la lama a goccia con la parte superiore appuntita e quella centrale larga che termina con l’impugnatura arrotondata, a forma di pomello. Il 43enne l’avrebbe usata ripetutamente contro la ragazza, colpendola all’addome, alla testa, affondando anche all’altezza di un occhio, il più grave dei fendenti che hanno richiesto un delicato intervento chirurgico. Uscita dalla sala operatoria nella mattinata di ieri, la 36enne si trova ora ricoverata in Rianimazione all’ospedale di Ravenna, in prognosi riservata ma fuori pericolo di vita.
Saranno gli accertamenti dell’autorità giudiziaria a fare luce su che cosa abbia fatto scattare la furia del 43enne, se la paura dovuta all’eventuale minaccia ricevuta, il timore di essere derubato o altro. Residente in città da numerosi anni, il suo passato - quantomeno nella città bizantina - non sembra essere caratterizzato da macchie. Più turbolento invece quello della donna algerina. Da almeno 16 anni vive a Ravenna, sposata, con tre figli, pare abbia avuto qualche problema per questioni di stupefacenti anni fa e che non stesse attraversando un buon momento. Ieri il marito è stato sentito al comando provinciale. Ma potrebbe essere proprio lei, passate le prime ore di convalescenza, a fornire la propria ricostruzione dei fatti.