Cinghiali in Emilia-Romagna. Confagricoltura: «Abbattimenti a rilento»

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  • 30 aprile 2024

BOLOGNA. «Questi cinghiali li stiamo forse contando, ma non mi pare che li stiamo abbattendo. Per lo meno non nella misura in cui sarebbe necessario». Lo sfogo è del presidente di Confagricoltura Piacenza, Filippo Gasparini, che chiede all’Emilia-Romagna di fare di più nella riduzione dei cinghiali, vettori della peste suina africana che minaccia gli allevamenti di suini nella pianura padana. «È triste - dice - pensare che il vero e più efficace fattore del depopolamento, parallelamente ai lupi che predano un po’ i piccoli, debba essere la peste suina». Per Confagricoltura Piacenza le azioni messe in campo finora non bastano, soprattutto sulla riduzione di questi animali. «Oltre a quanto si sta già facendo - afferma Gasperini - vanno intensificate le azioni di abbattimento reintroducendo i sele-controllori notturni che agiscano, per l’appunto, di notte, specialmente nelle zone pianeggianti come quella in questione, se vogliamo salvare campi ed aziende». Di qui l’appello di Confagricoltura, che chiede al più presto un incontro con il presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini «per affrontare il problema degli abbattimenti a rilento che sta caratterizzando in negativo la nostra regione rispetto alle altre limitrofe, dove i piani di depopolamento stanno dando risultati positivi. Perché da noi non è così?».

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