Cesenatico: amministratore di condominio “infedele” di nuovo dal giudice

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  • 14 ottobre 2025

È tornato di nuovo in aula, imputato e fisicamente presente all’udienza, un ultra 80enne cesenaticense, fino a qualche anno fa noto amministratore condominiale, accusato di essersi intascato il risarcimento assicurativo di un danno subito da un condomino dopo un allagamento.

Risalgono ad alcuni anni fa i fatti per quali ieri nell’aula del giudice Ramona Bizzarri è accusato di appropriazione indebita P.L.B., anziano che a lungo ha amministrato diversi immobili a Cesenatico. La sua carriera lavorativa si interruppe però bruscamente nel 2018 quando venne sottoposto a verifiche da parte della Gdf di Cesenatico. In quel momento aveva ancora una trentina di gestioni a carico e la Finanza verificò che la sua posizione lavorativa mancava di partita Iva.

Nei controlli emerse come il rappresentante di palazzi ai quali, nel tempo, per le accuse aveva sottratto una somma superiore ai 130mila euro. E difeso dall’avvocato Luigi Ciocchetti, davanti al pm Marina Tambini anche ieri l’uomo era accusato di appropriazione indebita.

La vicenda riguarda il condominio Verdemare di Valverde che anni fa venne invaso dall’acqua ai piani bassi. Un’esondazione settembrina per la quale venne chiamata in causa in sede risarcitoria l’assicurazione condominiale. «Pagarono 1.370 euro di danni - ha spiegato ieri in aula un residente - versandoli nel conto del condominio da cui pochi giorni dopo i soldi uscirono in contanti. L’unico abilitato ad operare era l’amministratore. Ed io quel risarcimento, peraltro basso rispetto al danno che avevo subito, non l’ho mai più visto».

Il condominio si rese conto che a “sparire” dal conto comune erano anche stati poco meno di 30mila euro versati per lavori a un ascensore. P.L.B. fu esautorato dall’incarico, sospettato di essersi intascato le somme. E per il blitz della Guardia di finanza ora è sottoposto ad un regime di pena sostitutiva, lavori socialmente utili che estingueranno la sua pena solo e soltanto se, una volta terminati correttamente, avrà anche saldato i danni degli ammanchi che gli vengono contestati.

Una situazione intricata anche per un altro fatto. L’anziano infatti soffre di problematiche di salute tali che la memoria per ricostruire le operazioni che eseguiva quando era amministratore sta pian piano venendo meno nell’ambito di una malattia progressiva tipica della senilità.

Ora il procedimento proseguirà a metà novembre. Quando a testimoniare sarà chiamato l’amministratore di condominio che lo ha sostituito alla guida del palazzo di via Mantegna.

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