Cesena: predatore sessuale “sotto pressione” per la morte di Chiara Bolognesi e la scomparsa di Cristina Golinucci

Home
  • 16 gennaio 2024

Indagini prorogate per la scomparsa e la morte di Cristina Golinucci. Mentre la Procura (pm Laura Brunelli) continua ad indagare dopo la dilazione imposta dal Gip in seguito all’opposizione all’archiviazione presentata dall’avvocato dei parenti di Cristina Golinucci (tramite la legale bolognese Barbara Iannuccelli), l’inchiesta parallela nata lo scorso febbraio è ancora in corso. E non ha avuto alcuna richiesta di conclusione. Anzi, all’opposto pare stia mettendo sotto pressione il presunto predatore sessuale che è stato identificato come “molto vicino” sia a Cristina Golinucci che a Chiara Bolognesi.

Mai formalmente indagato

Si tratta di una delle persone tra le principali sospettate nell’intricata ed annosa vicenda della scomparsa di Cristina Golinucci. È entrato nel novero delle persone “da controllare” in particolar modo negli ultimi due lustri, per essere stato vicino (in modi differenti) sia alla figura di Cristina Golinucci (sparita l’1 settembre 1992) che a quella di Chiara Bolognesi, la cesenate scomparsa all’inizio di ottobre dello stesso anno e ritrovata morta nelle acque del Savio poche settimane dopo. Il suo nome non è mai stato iscritto al registro degli indagati. Ma sfogliando le 18 pagine di motivazioni in cui si chiede la nuova archiviazione del caso Golinucci, si intuisce come l’uomo sappia ormai perfettamente di essere tra i principali sospettati, tanto che gli investigatori e gli inquirenti lo hanno anche interrogato più volte come persona informata sui fatti. Ha scoperto di essere tra le persone del mirino della Procura principalmente quando una giornalista di Rai Tre (inviata da “Chi l’ha visto?”) ha suonato il campanello di casa chiedendogli conto di cosa sapesse delle storie di Chiara e Cristina e delle accuse che più di una donna a Cesena gli lancia contro, additandolo come un molestatore sessuale e un violentatore.

Le violenze

Proprio “Chi l’ha visto?” alcune settimane prima aveva mandato in onda un servizio in cui una madre, senza rivelare la propria identità, aveva descritto in una intervista una violenza sessuale subita dalla figlia quando era poco più che adolescente. Il cesenate sospettato, molto attivo nell’ambiente ecclesiastico tra parrocchia dell’Osservanza ed attività radiofonica con “Radio Maria” ma anche come organizzatore di pellegrinaggi in luoghi sacri all’estero, si era avvicinato a questa famiglia sapendola in difficoltà; ed aveva prima più volte molestato ed infine violentato la ragazza minorenne che viveva con la madre, approfittando di un giorno in cui la donna non era in casa. Un fatto mai denunciato ufficialmente perché la giovanissima (parlerà della violenza esplicitamente solo dopo molti anni) all’epoca dei fatti era sofferente dal punto di vista fisico. E lo stress causato da una esposizione giudiziaria per un caso di violenza sessuale subito ne avrebbe, anche a giudizio delle forze dell’ordine, aggravato il quadro clinico.

Partendo da questo primo episodio la Procura è riuscita a rintracciare diverse donne (almeno altre 4) che tra ambiente di lavoro, pellegrinaggi all’estero, coro parrocchiale frequentato da quest’uomo (oggi più che sessantenne e sposato con una donna molto più giovane di lui) avevano ricevuto molestie e aggressioni sessuali. Tutte mai denunciate e tutte ormai indimostrabili giuridicamente: anche nella misura in cui lui, interrogato in tal senso, ha sempre negato ogni coinvolgimento, sostenendo in buona sostanza che si trattava di parole accusatorie che hanno lo stesso medesimo peso delle sue, che invece sostiene di essere stato “preso di mira” dalle presunte vittime per motivi ignoti.

La vicinanza a Chiara e Cristina

Cristina Golinucci, volontaria insieme alla madre in una associazione di assistenza ospedaliera e sempre vicina ai più deboli e sofferenti anche per le frequentazioni parrocchiali e degli ambienti della Chiesa, conosceva quell’uomo per essersi occupata di “stare vicino” e aiutare una sua parente disabile. Inoltre Cristina frequentava il convento dei frati Cappuccini dove aveva il suo padre confessore. Ed anche l’uomo era attivo ai Cappuccini dove spesso riuniva persone per incontri di preghiera e per trasmettere in diretta nazionale il rosario. Gli investigatori hanno cercato, senza esito, anche di chiedere lo storico delle dirette radio, per capire se fosse stato impegnato al convento nei giorni della scomparsa di Cristina. Ma la legge impone alle radio emittenti di conservare un archivio di quanto trasmesso in diretta per non più di due anni. Quindi una eventuale presenza del sospettato al convento nei giorni a cavallo dell’1 settembre 1992 non è fisicamente dimostrabile.

La sua figura nella vita e nella scomparsa e morte di Chiara Bolognesi è invece legata prevalentemente ai luoghi che la ragazza frequentava. Preso atto degli atteggiamenti del sospettato, gli investigatori hanno evidenziato come i patologi che esaminarono il corpo di Chiara ritrovato nel Savio avevano escluso che l’essere rimasta in acqua per così tanto tempo avesse potuto “spogliarla” dei vestiti. Il cadavere di Chiara venne infatti ritrovato con addosso soltanto il reggiseno. Dei suoi abiti e dello zaino-borsa che aveva con sé non si è mai ritrovata nessuna traccia. Chiara Bolognesi prima di scomparire e morire era andata a casa di una amica a trascorrere il pomeriggio. Una abitazione, quella dell’amica, che si trova a due passi da quella del presunto predatore.

Inchiesta ancora aperta

Se nelle conclusioni che la Procura avanza per chiedere l’archiviazione del caso Golinucci si evidenzia come tutti questi elementi trovati non abbiano portato a prove spendibili in aula tali da poter indagare ufficialmente e imputare l’uomo, il fascicolo parallelo che ha portato alla riesumazione dei resti di Chiara Bolognesi è ancora aperto e in corso d’istruttoria. Il presunto predatore sessuale resta dunque ancora “sotto pressione” e nel mirino della Procura, così come lo sono tanti altri personaggi legati a queste torbide e misteriose vicende fatte di giovani scomparse e decedute.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui