Cesena, imprenditore 43enne morto schiacciato sotto la pedana del sollevatore del camion - VIDEOGALLERY





Il suo camion officina, con cui riparava moto da corsa anche lontano dall’azienda, era la sua grande passione.
È morto mentre stava riparandolo Francesco Boattini: il titolare dell’officina moto Road Runner d Diegaro.
L’incidente in orario lavorativo (l’azienda è attaccata alla sua abitazione) è avvenuto due pomeriggi fa poco dopo le 17 e sotto gli occhi dei dipendenti, che hanno cercato di salvarlo senza che per lui vi fossero speranze.
Uno shock nel mondo delle moto cesenate dove il titolare della Road Runner era conosciuto e molto apprezzato. L’azienda, che aveva aperto nel 2007 per continuare a coltivare la sua passione per il motociclismo anche da corsa, si trova lungo la via Emilia Ponente. È nel piazzale esterno che il 43enne sta lavorando “sotto” allo spintone idraulico del mezzo pesante.
«Una pedana che gli aveva dato problemi altre volte» il commento ancora scosso dei vicini di casa e di azienda, alcuni dei quali hanno assistito ai soccorsi dopo l’incidente fatale.
La pedana idraulica, sollevata, ed a quanto sembra dai primi accertamenti forse puntellata con i tubi di metallo di alcuni “cristi”, aveva qualche problema nella fase di sollevamento e discesa.
Così Francesco Boattini si era posto alla riparazione di quello che è un componente fondamentale del suo camion officina.
L’azienda che aveva aperto è specializzata in riparazioni sia di moto che di scooter. Ma offre anche servizi di recupero di mezzi in avaria oltreché seguire le competizioni motociclistiche: sia per passione che per mettere al servizio di tutti gli altri appassionati di moto, le competenze e le strumentazioni meccaniche necessarie.
Erano passate da poco le 17 quando nelle fasi di riparazione in corso qualcosa è andato storto. Sul posto, per le indagini necessarie al fine di ricostruire la dinamica esatta dei fatti, sono intervenuti in rapida successione sia le volanti del Commissariato di polizia che la medicina del lavoro.
Il camion è stato posto sotto sequestro ed è stato messo a disposizione della magistratura.
Boattini, all’improvviso, ha visto scendere di colpo la pedana idraulica. Una frazione di secondo, nemmeno il tempo di percepire il pericolo, ed il peso del metallo lo ha schiacciato a terra.
Dell’accaduto si sono accorti subito i dipendenti dell’azienda che sono accorsi ne piazzale. Hanno liberato il, 43enne dal peso opprimente dello spintone. Era privo di sensi e sono iniziate le manovre rianimatorie. Proseguite poi dal personale del 118 chiamato d’urgenza ed arrivato con ambulanza ed auto medicalizzata.
Per l’imprenditore però non c’è stato nulla da fare.
Boattini lascia la moglie Lisa, la piccola figlia Anita, la mamma Edith. il babbo Marcello ed il fratello Matteo. Il suo funerale in forma civile sarà celebrato domani alle 15 partendo dall’ospedale Bufalini alla volta del crematorio di Tipano.
I parenti del 43enne hanno chiesto che eventuali offerte a suffragio possano essere devolute all’associazione “Qualcosa di grande per i piccoli”.